Facile dare i giudizi quando le cose sono già successe. Meno quando si prova a leggere tra le righe quello che sta per succedere. E’ però più divertente, soprattutto prendendo in mano a giochi fatti quello che si aveva “previsto” per capire se si è azzeccato o no. Un po’ come si fa con le profezie di Nostradamus o con la fine del mondo dei Maya. E allora proviamo a lasciarci andare a questa sfida: mi espongo al pubblico ludibrio immaginando gli scenari a breve e medio termine – non so ancora se nell’onda narrativa mi spingerò fino al lungo – sulla base di quello che si è visto nelle scorse settimane e nella scorsa notte insonne. Ed il primo giudizio arriverà tra meno di 24 ore.
Cominciamo dalla Red Bull. Dopo i test in Bahrain commentai: finche non vedo Sebastian Vettel a centro griglia non ci crederò. Ed in effetti chi aveva già cantato il deprofundis alla scuderia anglo-austriaca dopo il balbettante avvio nelle uscite in pre-season – pre-season, ripeto – ha già dovuto ricredersi. E pure le parole di Chris Horner, che aveva predetto due giri di vantaggio a fine corsa per le Mercedes, sanno tanto di scaramanzia. Il Campione del Mondo è lì, quarto, ma ciò che conta dal punto di vista tecnico è che il deb in “prima squadra” Daniel Ricciardo è sesto. Certo, sono prove libere, vanno prese con le pinze ed il distacco dalle Mercedes è comunque più vicino al secondo che al decimo. Ma la Horner & C. vanta il pilota migliore del lotto – o almeno uno dei due migliori – e già lo scorso anno ha vinto sulla distanza stracciando gli avversari nello sviluppo della macchina ben più che nella sua progettazione iniziale. Ci sono motivi validi per cui dubitare che non capiti anche quest’anno? Direi di no. Soffrirà magari in Australia, e magari nelle prime gare, ma poi sarà sempre lì, fino alla fine. E se la giocherà. Chi sembra effettivamente avanti è la Mercedes: piloti, macchina, power unit – ma chiamarlo “motore” fa proprio schifo? – e fiducia sembrano tirati a lucido. Dire che è la grande favorita per il Mondiale non è certo un segnale di coraggio, di questi tempi, ed allora dirò qualcosa in controtendenza sul quale sarò senza dubbio sbeffeggiato fra qualche mese. Secondo me la casa di Stoccarda partirà forte, fortissimo. Ma in passato, proprio lo sviluppo e la continuità – esattamente l’opposto della Red Bull – sono state il suo tallone d’achille. E ieri un campanello d’allarme c’è stato nel primo run: pronti, via, mezzo giro e Lewis Hamilton a piedi. Un caso? Il problema non sarà andare in fuga, ma resistere al ritorno degli avversari. E secondo me, alla fine, c’è chi farà meglio di loro. Vettel, direte voi? Forse si, ma io in realtà credo fortemente in Fernando Alonso. L’ho visto benissimo, deciso, in palla, sette decimi più veloce di Kimi Raikkonen, l’unico a tiro di Mercedes. Fernando è, oggi, l’unico che per talento, determinazione, sagacia tattica e costanza, può competere con il tetracampione. E’ dietro da tanti anni, ha una determinazione feroce che ha già dimostrato e la Ferrari vuole fortissimamente tornare si vertici ed ha la capacità, i mezzi e l’esperienza per farlo. Non vorrei portare rogna, ma io la vedo bene…
Chi sta peggio è senza dubbio la Lotus che, sinceramente, dopo le discutibili scelte-piloti degli ultimi mesi – dall’affaire Kovalainen-Valsecchi all’ingaggio dei petrol-rubli di Maldonado – un po’ se lo merita. Pochi giri, tempi a livello di Marussia, musi lunghi e guardi persi nel vuoto. Secondo me Colin Chapman si sta rivoltando nella tomba. Sulla Williams, a dire il vero, nutrivo qualche speranza in più: certo rispetto allo scorso anno lo scenario è migliorato. Ma Bottas e Massa li pensavo più vicini ai primi, soprattutto a livello cronometrico. Io comunque continuo a crederci e dico che sarà la scuderia-sorpresa della stagione. Stesso discorso vale per la McLaren che però non mi sembra particolarmente migliore di quella dello scorso anno. Insomma, si potrebbe dire tanto rumore per nulla: regole, motori, consumi e tecniche di frenata sono cambiate, ma chi c’è davanti? Mercedes, Red Bull e Ferrari. E se la giocheranno fino alla fine…