Curiosa vicenda con protagonista un uomo che era stato dato per morto e per cui era già stato celebrato il funerale: peccato però che lo stesso fosse ancora pienamente in vita. La notizia è riportata dall’edizione online de IlMessaggero, poi ripresa in data 25 luglio da Dagospia, e racconta la vicenda di tale Mohammed El-Gammal, un quarantenne affetto da alcuni problemi di salute, soprattutto mentali. Il giornale romano ricorda che una nota agenzia funebre, durante la scorsa estate, aveva lanciato il tormentone «dai goditi la vita, che poi magari muori», ma forse, leggendo questa notizia, bisognerebbe modificare il finale in “magari non muori”. Il funerale era stato celebrato quattro mesi fa, con la famiglia che si era ritrovata a piangere il proprio caro: peccato però che il presunto defunto è stato ritrovato in giro mentre camminava. L‘avvistamento è avvenuto di preciso in un cimitero nel villaggio di Kafr Al-Hosar, sobborgo della nota capitale egiziano Cairo, forse lo stesso luogo di sepoltura dove i famigliari pensavano di aver appunto seppellito Mohammed.



FUNERALE CREDENDOLO MORTO MA E’ VIVO E VEGETO: CHI E’ STATO SEPPELLITO?

Secondo quanto riferisce l’edizione online del giornale francese Ouest-France, una volta trovato, il “non-morto” sarebbe stato portato al commissariato della polizia più vicino e quindi identificato. Solo a quel punto si è scoperto che quella persona era stata data per morta diverse settimane prima, palesemente con un errore. Mohammed faceva l’insegnante, e spesso e volentieri abbondava la propria casa appunto per i suoi problemi di salute. Lo scorso mese di gennaio, però, quell’assenza solita si era fatta ben più lunga, al punto che la famiglia aveva iniziato ad allarmarsi e a cercarlo. Successivamente era giunta la notizia di un cadavere trovato in strada non identificato, e una volta che i famigliari di Mohammed sono giunti alla camera mortuaria per il riconoscimento, lo hanno scambiato per lo stesso insegnante. A questo punto resta da capire di chi fosse il corpo seppellito quattro mesi or sono, e le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine.

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