Secondo il noto Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, il governo dovrebbe varare subito un piano Marshall per salvare la scuola dal covid, così come i trasporti. Il camice bianco ricorda come da una parte vi siano i vaccini aggiornati e le terapie, ma dall’altra rimanga ancora lo spettro di chiusure e di mascherine obbligatorie: “Dobbiamo invece fare passi avanti – spiega ai microfoni del quotidiano La Stampa – anche da questo lato con un piano di investimenti per la ventilazione meccanica controllata nei luoghi della società, scuole e trasporti, ma anche cinema, teatri, sale da concerto. Non possiamo continuare a dire ai ragazzi a scuola aprite le finestre e mettetevi il cappotto. Servono apparecchiature che prendano l’aria da fuori, la filtrino e la reimmettano negli ambienti chiusi. E’ scientificamente provato che questo abbatte il rischio di contagio”.



Secondo Vaia: “Volendo in tre mesi potremmo farlo e la spesa non sarebbe poi così elevata. La politica ascolti un po’ più i cittadini, tenda l’orecchio”. Il rischio è quello di superare il covid ma di affrontare un’ondata di malattie psichiche: “Le persone voglio tornare a vivere i momenti di socialità in sicurezza, altrimenti ci troveremo una popolazione, soprattutto giovanile, sopraffatta da problemi psicologici. Ricordiamoci che ogni 24 ore un ragazzo tenta il suicidio”.



VAIA: “SE TORNANO LE MASCHERINE NON SUPERIAMO STAGIONE OBBLIGHI E DIVIETI”

Francesco Vaia dice no anche al ritorno delle mascherine: “Così non supereremo mai la stagione degli obblighi e dei divieti. Da due anni dico che serve un investimento nella ventilazione meccanica controllata. Se iniziamo ora passeremo un Natale tranquillo”. E sugli ultimi dati covid, Vaia rassicura: “Quasi cento morti venerdì? Si ma quasi tutti con gravi comorbità e età molto avanzata. Tutti gli indicatori sono in discesa”.

Quindi Vaia ha concluso: “Siamo vicini al picco? Direi proprio di sì, ma lo dico anche per il futuro: smettiamola ogni qual volta c’è un aumento dei casi con i calcoli matematici astrusi che profetizzano chissà quali disgrazie. Così si contribuisce solo ad indebolire psicologicamente le persone. Oggi salvo gli ultra fragili che possiamo proteggere con i vaccini e i comportamenti virtuosi, questa è una malattia che dura pochi giorni e con sintomi sovrapponibili a quelli dell’influenza”.