Il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, è stato in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane, il giorno dopo la partenza della campagna vaccinale scattata nella giornata di ieri, 27 dicembre 2020. “Stanotte ho dormito benissimo – le parole del medico dell’istituto romano – l’emozione è stata forte, mi sono passati davanti questi 11 mesi, lo Spallanzani è stato un po’ il simbolo della pandemia, c’è un un filo conduttore dalla coppia di cinesi di gennaio ad oggi: abbiamo uno strumento formidabile per sconfiggere il virus e dall’altra la certezza della scienza, è sempre uno strumento utilissimo in cui gli italiani devono credere”.



Sei in un capitolo della storia e l’emozione era forte – ha proseguito Vaia – tutti i nostri vaccinati non hanno avuto alcuna reazione – ha proseguito Francesco Vaia – ieri abbiamo vaccinato 139 persone, abbiamo evitato gli sprechi e siamo riusciti a fare nove vaccini in più”.

VAIA, DIRETTORE SANITARIO SPALLANZANI: “CONVINCIAMO LA GENTE CON GLI ESEMPI DI VACCINATI”

“Due cose da dire – ha aggiunto il direttore sanitario dello Spallanzani – la prima è che non è stata saltata alcuna fase, tutte quelle previste dalle procedure e dalle agenzie non sono state saltate, assolutamente. I vaccinanti sono diventati vaccinati e a loro a volta hanno vaccinato altri colleghi, a cascata, tutto è accaduto nella giornata e ciò significa che nessuno di loro ha avuto alcuna reazione. Chi si rifiuta è una percentuale molto bassa, noi dobbiamo esercitare lo strumento del convincimento ed è la partecipazione attiva il miglior strumento di comunicazione, dire di doversi vaccinare per forza rischia di creare un effetto rebound negativo che può scatenare inutile polemiche”. In collegamento anche Claudia Aliverini, infermiera dello Spallanzani, anch’essa sottoposta a vaccino nella giornata di ieri: “Sto benissimo, sono stata bene ieri, ho già iniziato a lavorare da ieri e a mia volta ho iniziato a vaccinare circa un’ora dopo aver fatto vaccino. Un’emozione fortissima, una giornata attesa da un anno”.



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