«Io sarei per abbandonare il bollettino quotidiano, perché non ha più alcun senso». La proposta arriva da un esperto di primo piano: Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani. Ne ha parlato ieri a “Tg2 Post”, lanciando una proposta al Ministero della Salute: «Sabato e domenica dice una cosa, lunedì un’altra… Quello che serve è il dato che le porto io: i due terzi delle persone ricoverate in terapia intensiva allo Spallanzani sono non vaccinati, gli altri sono persone con molteplici malattie o sono persone molto anziane». Questi dati, secondo il professor Vaia, sono la conferma dell’efficacia del vaccino: «Il resto sono chiacchiere».
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha tracciato la strada: «Dobbiamo andare avanti fino a quando basterà solo un vaccino di richiamo all’anno, come per l’influenza, ma che dovrà essere aggiornato alle varianti». E ciò è possibile proprio grazie alla tecnologia a mRna: «Uno dei motivi per cui si è scelta la tecnologia a mRna è che è molto performante, in grado di essere adeguata facilmente. Quindi devono essere adeguate alle varianti. Questo è il traguardo e ci stiamo arrivando».
“ONDATA PER CALO PROTEZIONE VACCINI MA…”
Per quanto riguarda la stretta attualità, il professor Francesco Vaia ha lanciato un monito: «Dobbiamo stare attenti alle persone che ancora oggi hanno un po’ di sfiducia e sono disorientate. Quindi da tecnico dico che bisogna vaccinare le persone e la terza dose incrementa la capacità di protezione di oltre il 96%». A proposito di eventuali nuove restrizioni, il direttore sanitario dello Spallanzani avanza la sua proposta: «Per me un atto di coraggio potrebbe essere ampliare l’obbligo vaccinale, quindi coinvolgere le persone che hanno rapporti con il pubblico, oltre il personale sanitario. Se questo si può raggiungere con un altro strumento credo che alla gente interessi poco».
Inoltre, proprio per quel principio di chiarezza, ammette che la quarta ondata Covid può essere causata da un calo di copertura del vaccino: «A mio giudizio sì. Ma siamo chiari: il vaccino è stato fondamentale, ha consentito di non avere un’onda fortissima». Bisogna nel frattempo spingere chi non si è vaccinato a farlo: «Questa è la fascia che ha maggiore socialità e che si muove di più. Il tema non è solo etico, ce n’è pure uno di senso civico. Queste persone dovrebbero sentire forte il senso di appartenenza ad un Paese e dare il proprio contributo. C’è da dire che mettono a repentagli la vita degli altri, perché la protezione di popolazione è una cosa seria».