Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della salute, non è preoccupato dai casi di vaiolo delle scimmie, infezione che è arrivata anche in Europa dopo l’exploit in Africa: “L’Oms ha una visione mondiale quindi guarda a cosa sta accadendo, ma io guardo dall’Italia. Questa malattia è diffusa principalmente in Paesi poveri, ma in Italia secondo me non c’è alcun allarme: siamo pronti ad affrontare qualsiasi cosa. Abbiamo anche i vaccini per le persone che potrebbero averne bisogno”.



Ci sono infatti categorie di persone che potrebbero essere più esposte come gli immonodepressi, chi pratica sesso non protetto o chi ha numerosi partner: al momento, comunque, Vaia ci tiene a ribadire che in Italia non c’è alcun allarme. “Due anni fa, dallo Spallanzani, abbiamo guidato la campagna contro il vaiolo delle scimmie facendo quello che serviva. E oggi quel che serve è non alzare i toni o correre a somministrare o inoculare vaccini a tutti”. Dunque, secondo l’esperto, è importante aspettare e osservare la situazione”.



Vaia: “Vaiolo delle scimmie? Oms ha sbagliato”

Nessun allarme vaiolo delle scimmie in Europa. Francesco Vaia, sulle pagine de La Verità, predica calma e spiega che non si può parlare di emergenza se c’è stato un solo caso, in Svezia. Secondo l’esperto, poi “diverso è dire che dobbiamo stare attenti sempre e comunque, perché quello che accade in Africa o in Sud America in un mondo globalizzato ci interessa”. Nessun allarmismo, però, è necessario, ma solo calma e attenzione.

L’Oms ha però già lanciato un allarme e Vaia non le manda a dire: “Hanno commesso un sacco di errori negli ultimi anni. Il primo errore che da Tedros è quello di non dire con chiarezza: abbiamo un problema circoscritto e noi Stati membri osserviamo, con lucidità e tranquillità”. Per questo motivo, secondo il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della salute, sarebbe necessaria un’azione più incisiva e autorevole delle autorità italiane per non essere soverchiati.