Germano Mancini è il primo italiano morto per vaiolo delle scimmie, oltre che il primo caso registrato nell’isola di Cuba: il Carabiniere si trovava lì per le vacanze quando giovedì si è sentito male. Le sue condizioni sono apparse subito gravi quando si è recato in ospedale, tanto che ha avuto un arresto cardiaco e successivamente si è spento. L’autopsia ha rivelato che potrebbe essersi trattato proprio del virus in questione, ma si attendono certezze anche dall’Italia.



“Bisogna essere cauti sulle cause della morte del luogotenente Mancini, documenti non ce ne sono, anche i familiari e gli stessi Carabinieri non sanno dire ancora nulla di preciso”, ha detto ad Ansa Nais Marcon, sindaca di Scorzè (Venezia), il paese dove prestava servizio il carabiniere. Da Cuba intanto si invita la popolazione a non creare allarmismi, dato che la malattia ha un basso tasso di mortalità e che esiste un vaccino efficiente che può essere somministrato a coloro che sono più a rischio. (agg. di Chiara Ferrara)



Vaiolo delle scimmie, come è morto Germano Mancini: era italiano a Cuba

Su Germano Mancini, il carabiniere 50enne italiano morto a Cuba a causa del vaiolo delle scimmie, giungono aggiornamenti da parte del Ministero della Salute locale, che ha diffuso un comunicato stampa in cui spiega che “il paziente, che si trovava in condizioni critiche instabili dal 18 agosto, è morto la sera del 21 agosto. Il rapporto dell’autopsia effettuata presso l’istituto di medicina legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi”.



Dopo le analisi, condotte, scrive l’ANSA, “il ministero ha escluso altre patologie infettive nel paziente. L’italiano alloggiava in una casa in affitto e aveva visitato diverse località nell’ovest del Paese. Mercoledì ha accusato sintomi generali di malessere e, poiché persistevano, giovedì si è recato da un medico. È stato trasportato d’urgenza in ospedale dopo aver subito un arresto cardiaco dal quale si era poi ripreso”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

Vaiolo delle scimmie: primo decesso di un italiano

Un carabiniere 50enne italiano, Germano Mancini, è morto domenica a causa del vaiolo delle scimmie. Si tratta del primo decesso che si registra tra i pazienti italiani e l’uomo era in vacanza assieme ad alcuni amici a Cuba. Il decesso del carabiniere è avvenuto domenica, mentre solamente oggi le autorità cubane hanno sottolineato che sarebbe legato al vaiolo delle scimmie e si tratta anche del primo caso che si registra sull’isola.

Germano Mancini era originario di Pescara, ma stava prestando servizio a Scorzè da tempo. A giugno aveva assunto il ruolo di luogotenente, mentre il sindaco ha dichiarato che, prima della sua partenza, sembrava essere in forma, nonostante qualcuno dicesse che Mancini era dimagrito. Il Ministero dalla Sanità cubano sostiene che il decesso sia legato al vaiolo delle scimmie, mentre l’ambasciata italiana a L’Avena non ha ancora confermato o smentito l’ipotesi. Il 15 agosto l’uomo è arrivato a Cuba, mentre il 17, secondo la nota emessa dalle autorità cubane, avrebbe iniziato a sentirsi male, recandosi in ospedale il 18. I sintomi da lì sono peggiorati, e per via di alcune “lesioni cutanee” i medici hanno pensato al vaiolo delle scimmie, ma l’ipotesi sarebbe ancora da accertare.

Vaiolo delle scimmie: in Italia 713 casi in forte crescita

Del vaiolo delle scimmie si parla ormai da tempo, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria. Finora in tutto il mondo si sono registrati più di 35mila casi ed è diffuso attualmente in 92 Paesi, con un incremento del 20% settimanale nei contagi. Il tasso di mortalità non sembra ancora preoccupare troppo gli esperti, con una percentuale che varia dall’1% per la variante africana, fino al 10% per quella congolese. In totale, sono stati 12 i decessi ufficialmente riconosciuti, ma non si può escludere che in molti casi siano avvenuti decessi legati alla malattia, ma non riconosciuti come tale.

In Italia, invece, i casi registrati ufficialmente sono 714, con un incremento di 52 rispetto alla settimana appena passata. 194 di questi casi di vaiolo delle scimmie sono legati a viaggi all’estero, mentre la maggioranza dei casi (704) sono stati registrati in uomini. Solamente in Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta non si sono ancora registrati casi. Il decesso del carabiniere 50enne a Cuba è il primo decesso di un italiano legato al vaiolo delle scimmie, ma si deve ancora attendere la conferma ufficiale sia da parte delle autorità cubane, che dell’ambasciata italiana a Cuba.