C’è forte preoccupazione fra l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, in merito ad un nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie che si sta diffondendo nella Repubblica Democratica Congo. Preoccupazione perchè, come scrive il Corriere della Sera attraverso il proprio sito web, si tratta di un virus particolarmente virulento. E’ causato dal monkeypox virus e provoca delle lesioni su tutto il corpo arrivando persino alla morte nei casi più gravi.



Si trasmette solitamente tramite rapporti sessuali ma il nuovo ceppo è in grado di replicarsi anche semplicemente attraverso un contatto ravvicinato fra due persone, senza quindi che sia necessario uno scambio di fluidi. Si tratta di una nuova variante che sta preoccupando gli esperti anche perchè si teme, vista la sua virulenza, che possa varcare i confini nazionali, andando così ad infettare altri Paesi oltre al Congo.



VAIOLO IN CONGO, OMS LANCIA L’ALLARME: L’ESISTENZA DI UN VACCINO

Fortunatamente esiste un vaccino che può essere somministrato alle persone dai 18 anni in su e che è disponibile anche in Italia. Rappresenta un’arma molto efficacie contro il virus e nel 2022, in vista di un possibile rischio di un’epidemia mondiale di Mpox (il nome tecnico del vaccino delle scimmie), ha permesso di tenere sotto controllo i contagi, vaccinando i gruppi più fragili e deboli, quindi maggiormente a rischio esposizione.

In ogni caso la situazione in Congo viene definita “preoccupante” da parte del Corriere della Sera, tenendo conto che le persone non hanno accesso al vaccino e terapie facile come in un Paese dell’Occidente. Leandre Murhula Masirika, del Dipartimento sanitario della provincia del Sud Kivu, ha ricordato che la malattia si può diffondere attraverso gli aeroporti visto che una persona con delle lesioni può attraversare le frontiere in quanto non ci sono controlli.



VAIOLO IN CONGO, OMS LANCIA L’ALLARME: 384 MORTI NEL 2024

Sono anni comunque che i casi di vaiolo delle scimmie sono in aumento in Africa, così come confermato dai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità secondo cui nel solo 2024 sono stati circa 8mila i casi di cui 384 mortali e per la metà di bambini al di sotto dei 15 anni. A preoccupare è in particolare la sopracitata provincia del Sud Kivu, vicino a Ruanda, Burundi e Uganda, dove i casi sono molteplici con il rischio che il contagio si diffonda nei Paesi vicini.

Gli esperti pensano che il ceppo sia nato lo scorso settembre nella città mineraria di Kamituga, fra le prostitute, e i casi risultano essere in aumento con infetti fra ragazzini che vanno a scuola, ma anche operatori sanitari. Secondo l’Oms esiste il serio rischio che il virus possa superare le frontiere con un possibile aumento di malattie gravi, ed inoltre ci sono alcune persone che contraggono la malattia ma senza manifestare sintomi, altra situazione ovviamente preoccupante. Non è infine chiaro con che velocità il nuovo ceppo del vaiolo si diffonda e soprattutto se i vaccini siano in grado di fermare questa diffusione.