Vaiolo delle scimmie Mpox, l’Oms dopo aver dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale a causa dell’aumento di casi nella Repubblica Democratica del Congo, ora apre una procedura per la produzione di vaccini ed inserimento in lista per l’uso in emergenza. In particolare l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto alle case farmaceutiche di presentare un dossier nel caso fossero interessate ad una valutazione per l’uso del prodotto in emergenza. Questo significa che la procedura potrebbe autorizzare l’uso anche di prodotti che ancora non sono stati del tutto approvati, accelerando il processo perchè la disponibilità quando scatta l’emergenza pubblica deve essere immediata.
Tuttavia l’Oms nell’emissione del documento pubblicato nel quale è contenuto l’invito, ha sottolineato che, anche se i vaccini potrebbero essere approvati più velocemente rispetto al classico iter previsto per altri prodotti da utilizzare su esseri umani, le case farmaceutiche dovranno comunque garantire la totale sicurezza del prodotto, l’affidabilità e la qualità adatta alle popolazioni target. Specificando anche che: “Si tratta di una raccomandazione limitata nel tempo, basata su un approccio rischio-beneficio“.
Vaccino vaiolo delle scimmie, Moderna “Pronti per la fase clinica di sperimentazione sull’uomo”
Oms chiede a produttori di presentare interesse per l’autorizzazione in emergenza dei vaccini contro il vaiolo delle scimmie Mpox. I prodotti potrebbero essere autorizzati velocemente a causa dello stato di emergenza dichiarato per l’epidemia scoppiata in Congo. La casa farmaceutica Moderna ha nel frattempo annunciato che il vaccino è pronto e si sta per avviare la fase 1/2 cioè la sperimentazione clinica su umani volontari. Il direttore senior del settore vaccini Hamilton Bennett ha affermato che si tratta di un prodotto per il quale presto potrà essere fornito un pacchetto di dati con i risultati delle sperimentazioni precedenti, dimostrandone l’efficacia per gli orthopoxvirus, che includono mpox e vaiolo.
L’obiettivo dell’azienda era quello di ottenere l’autorizzazione in Usa e poi in Europa, alla fine di tutte le fasi cliniche, per non far trovare gli stati impreparati ad una nuova epidemia. Con la dichiarazione di emergenza dell’Oms però, il vaccino Moderna potrebbe essere tra quelli approvati per l’utilizzo in emergenza già a breve termine.