Vaiolo delle scimmie, l’Oms torna a chiarire quali sono le modalità di contagio del virus, dopo aver dichiarato l’emergenza sanitaria globale a causa dell’aumento dei casi di infezione, l’organizzazione ora ribadisce tramite un comunicato della portavoce dell’agenzia Onu Margaret Harris che la trasmissione è possibile anche con contatti meno diretti rispetto a quello stabiliti in precedenza. Se infatti prima le linee guida sulla prevenzione riguardavano soprattutto misure precauzionali da prendere prima di rapporti sessuali o comunque il contatto con la pelle tra persone infette, dagli ultimi studi, ancora da approfondire, è emerso che esiste anche la possibilità, seppur rara, di contagiarsi anche tramite goccioline di saliva.



Questo significa che non è da sottovalutare la protezione delle vie aeree, soprattutto se ci si trova faccia a faccia o in vicinanza di pazienti portatori del virus Mpox. Per questo, come ha sottolineato la dottoressa nel notiziario: “Bisogna fare attenzione anche quando si parla o si respira vicino al viso, generando particelle di saliva“.



Vaiolo delle scimmie come si trasmette, Oms avverte: “Non sottovalutare rischio di contagio anche tramite saliva e vie aeree”

Il vaiolo delle scimmie che si sta diffondendo in vari paesi dopo aver colpito in particolare il Congo, sta destando preoccupazione nella comunità scientifica internazionale. L’Oms, che pubblica regolarmente aggiornamenti sui contagi e sulle misure di prevenzione, ha recentemente dichiarato che il virus sta mutando rapidamente e per questo sono necessari ulteriori studi che stabiliranno le modalità di trasmissione tra uomo e uomo perchè potrebbe variare rispetto alle versioni precedenti. Il rischio peggiore infatti è che si sviluppi un microorganismo in grado di infettare le persone più velocemente non solo da contatti diretti di tipo sessuale o con pelle e ferite, ma anche tramite vie aeree.



La possibilità di un contagio con la saliva non era stata mai esclusa, anche se, come avevano sottolineato gli esperti, si tratta comunque di una eventualità molto rara. Ora invece, dai vertici dell’agenzia, avvertono in merito ad un possibile aumento di questo rischio da non sottovalutare, evidenziando che un faccia a faccia tra persone potrebbe causare la diffusione di particelle infette. Questo avverrebbe più probabilmente quando si emettono goccioline dalle vie respiratorie e comunque sempre in caso di contatto ravvicinato e prolungato.