Paura in tutta Europa per il Vaiolo delle scimmie, che ormai sta facendo registrare casi un po’ in tutti i Paesi. Dopo l’aumento dei contagi, arriva l’allarme del Centro europeo per il controllo delle malattie. L’Ecdc ha esortato le persone infette e i loro contatti stretti che vengono costantemente monitorati, a tenere distanti i propri animali domestici, che potrebbero infettarsi. Gli esperti, infatti, temono che il virus possa diventare endemico passando dall’uomo ad altre specie di animali. Come spiega il The Telegraph, secondo “le autorità sanitarie europee, criceti, gerbilli e porcellini d’India appartenenti a pazienti affetti da vaiolo delle scimmie dovrebbero “idealmente essere isolati” nei laboratori governativi”.



Non solamente. In alcuni casi l’isolamento monitorato potrebbe non bastare. Nei casi più estremi, soprattutto quelli in cui i test non possano essere effettuati, “l’agenzia ha suggerito che l’abbattimento dovrebbe essere considerato come l’ultima risorsa per evitare che la malattia possa prendere piede”. L’allarme arriva soprattutto riguardo criceti e roditori. Nelle linee guida pubblicate nei giorni scorsi, infatti, viene spiegato che gli animali più a rischio contagio sono i roditori domestici, inclusi criceti, gerbilli, porcellini d’India e topi. Questi sono più suscettibili alla malattia.



Vaiolo delle scimmie, l’allarme di Ecdc e Oms

“Gli animali domestici roditori dovrebbero idealmente essere isolati in strutture monitorate, rispettando l’isolamento respiratorio (ad esempio un laboratorio) e le condizioni di benessere degli animali (ad esempio strutture governative, canili o organizzazioni per il benessere degli animali) e testati (mediante Pcr) per l’esposizione prima della fine della quarantena” si legge nella nota l’Ecdc. Anche altri animali, inclusi cani e gatti, dovrebbero essere isolati ma per loro è sufficiente l’isolamento domiciliare, in quanto meno soggetti al virus del Vaiolo delle scimmie.



Secondo l’Oms, c’è un serio rischio che i casi di Vaiolo delle scimmie aumentino in maniera esponenziale durante l’estate in arrivo con gli eventi sportivi, Festival musicali e così via. Come si legge sul sito SkyTg24, Hans Henri P. Kluge, direttore dell’Oms per l’Europa, ha lanciato l’allarme. Secondo lo scienziato, la crescita “rapida e amplificata del virus, si è verificata nel contesto della recente revoca delle restrizioni pandemiche ai viaggi e agli eventi internazionali. Il potenziale di ulteriore trasmissione in Europa e altrove durante l’estate è elevato”.