Vaiolo delle scimmie, un caso accertato a Rimini

Nelle ultime ore a Rimini si è tornato a parlare del vaiolo delle scimmie. Un tampone effettuato su un ragazzo di 20 anni ha dato esito positivo: il giovane nel corso delle ultime giornate aveva presentato dei sintomi riconducibili alla malattia, come la febbre e la comparsa di vescicole sul suo corpo. Dalle analisi condotte non avrebbe recentemente fatto ritorno da alcun viaggio dall’estero o dell’Italia.



Il 20enne di Rimini contagiato dal vaiolo delle scimmie, però, fortunatamente non sarebbe in condizioni gravi e sarebbe in cura a casa. Nei prossimi giorni verranno fatti i tamponi a tutti i suoi contatti più stretti, anche al fine di risalire alla catena di contagi, capendo dove il ragazzo si sarebbe potuto contagiare. Solo in Romagna nell’ultimo periodo i casi sono stati 15, considerando anche il contagio del 20enne. A livello mondiale, invece, l’OMS ad oggi ha registrato 3.413 casi complessivi, con un aumento del 62% rispetto alla settimana precedente (le cui rilevazioni avevano evidenziato 2103 casi complessivi). In Italia, invece, i casi complessivi ad oggi si attestano su 85, sempre secondo i dati dell’OMS.



Vaiolo delle scimmie, secondo l’OMS “non è emergenza sanitaria”

Sempre in queste ore è arrivato anche il rapporto aggiornato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in merito al vaiolo delle scimmie, manifestatosi anche a Rimini. Secondo l’ente, la malattia non si può ancora considerare “emergenza sanitaria”, ma comunque va tenuta sotto controllo la diffusione dei contagi. Ad oggi molti di essi si stanno verificando in aree del mondo nelle quali il vaiolo delle scimmie non era mai arrivato prima, trovandosi in 47 Paesi diversi.

L’epicentro è ancora una volta l’Europa, nella quale si verificano la maggior parte dei contagi. La maggior parte dei casi registrati colpisce gli uomini omosessuali e bisessuali, che hanno rapporti con altri uomini. Tuttavia, i casi in cui è stata necessaria un’ospedalizzazione sono pochi e rari, così come i decessi, mentre l’incubazione dei sintomi durerebbe in media 8/9 giorni. L’OMS, però, sottolinea anche che per il contenimento del vaiolo delle scimmie è necessario un approccio rafforzato e collaborativo, affinché le popolazioni adottino comportamenti e misure protettive. Sorveglianza, isolamento, monitoraggio: queste le parole chiave per combattere il nuovo vaiolo.