Nella giornata di oggi, attorno alle ore 12, si è registrata una valanga nel bellunese, precisamente nei pressi del lago di Misurina, che aggrava il bilancio delle slavine delle ultime ore, che hanno causato danni e disagi anche in Svizzera, precisamente a Zermatt, e nell’area di Livigno. Il meteo instabile delle ultime giornate, che ha visto l’alternarsi prima di forti piogge e, poi, di abbondanti nevicate, ha aumentato in tutta Italia il rischio di distaccamenti del manto nevoso, poggiato su terreni umidi e poco aderenti.
Partendo dalla valanga che si è verificata vicino al lago di Misurina, nelle Alpi bellunesi, l’area interessata sembra essere quella di Forcella della Neve, nel territorio comunale di Auronzo di Cadore. L’allarme è stato dato attorno alle 12 di oggi, facendo scattare immediatamente l’intervento del Soccorso alpino che ha mobilitato anche l’elicottero dell’Usl 1 di Belluno. Dalle prime indiscrezioni risultava che la valanga di Misurina avesse coinvolto almeno sei persone, dato confermato dopo le 13 anche dai soccorritori. Complessivamente, riferisce il 118, solamente uno ha riportato ferite lievi, mentre gli altri cinque ne sono usciti fortunatamente illesi.
Tre morti in una valanga a Zermatt, nel cantone Vallese della Svizzera
Come anticipato, la valanga a Misurina non è l’unica che si è verificata nelle ultime ore, perché nella serata di ieri un evento simile, ma con un bilancio ben più grave, si è verificato anche nei pressi di Zermatt, una delle località sciistiche più famose e frequentate in Svizzera, nel Cantone del Vallese. La neve ha travolto, stando alle primissime ricerche, quattro persone, che sono state rinvenute nel corso delle ore successive dei numerosi mezzi di soccorso. Tre delle persone rinvenute erano già morte da tempo, mentre la quarta è stata trasferita in ospedale con diverse ferite.
Misurina, Zermatt e, prima ancora, un’altra valanga in Italia, praticamente sul Passo del Foscagno, che collega Livigno al resto della Lombardia. Trattandosi di un’area poco frequentata dagli sciatori non sono state coinvolte persone e non si registrano vittime, ma la fortissima slavina ha piegato e sradicato alcuni tralicci dell’alta tensione, causando disagi in tutta la vallata, mentre i turisti sono rimasti bloccati a Livigno per un’ora e mezza prima di poter lasciare la località.