Tragedia sul versante francese del Monte Bianco, dove nella giornata di mercoledì scorso erano risultati dispersi due freerider italiani poi trovati morti nelle passate ore, uccisi da una valanga che si è staccata nella zona del Bacino dell’Argentiere. Come riferito dal Corriere della Sera, i due corpi senza vita sono stati rinvenuti dagli uomini del comando della gendarmeria d’alta montagna di Chamonix. In un primo momento non sono state rese note le generalità poiché prima sono state avvertite le rispettive famiglie. Le due vittime, come scrive AnconaToday.it, sono Alfredo Canavari, 49 anni originario di Cerreto d’Esi ma in Valle da anni e Alessandro Letey, 32 anni, di Aosta. Il marchigiano era un poliziotto e da oltre un ventennio prestava servizio presso la sottosezione della polizia di frontiera del traforo del Gran San Bernardo.
Dalle prime indiscrezioni sarebbe emerso che l’incidente poi rivelatosi mortale sarebbe avvenuto durante una discesa fuori pista in un canale nella zona del bacino di Argentière. Le due vittime, a quanto pare, erano entrambe esperte di montagna ma nonostante questo non sono riuscite a scampare alla valanga che le ha travolte sul Monte Bianco.
VALANGA MONTE BIANCO: MORTI DUE ITALIANI, LE ALTRE VITTIME
Il poliziotto Alfredo Canavari, ucciso da una valanga sul Monte Bianco, come spiega Repubblica era esperto di sport, dal surf allo snowboard ed era maestro di sci. Il più giovane, Alessandro Letey, era uno sciatore preparatissimo e nel suo curriculum vi erano numerose discese estreme sulle montagne valdostane e piemontesi. Dallo scorso mercoledì, in seguito alla riapertura della funivia dell’Aiguille du Midi, molti sciatori e alpinisti hanno approfittato delle condizioni della montagna ma non sono purtroppo mancate le vittime. Oltre ai due italiani, infatti, si segnalano anche altri due morti: un giovane 23enne di Chamonix, travolto nel couloir des Cosmiques dopo il passaggio di due sciatori, e una guida alpina francese di 61 anni, soccorritore della zona, ucciso da una slavina. Stando a quanto fatto sapere dalla Chamoniarde, società di Chamonix che si occupa di sicurezza in quota, a causa del maltempo dei giorni scorsi sulle Alpi Francesci ci sarebbe “pericolo valanghe importante anche in media montagna”.