Una valanga sulla Marmolada, di dimensioni fortunatamente contenute, si è staccata questa mattina nell’area di Pian dei Fiacconi, sul versante trentino. Ne dà notizia l’agenzia di stampa ANSA, che spiega come la massa di neve abbia travolto uno scialpinista, il quale, pur essendo stato investito, è stato sepolto soltanto parzialmente dalla slavina e non avrebbe riportato gravi conseguenze. In questi minuti, in loco, starebbero intervenendo gli uomini del Soccorso Alpino del Trentino.
“Il Dolomiti”, quotidiano locale, ha raggiunto il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, il quale, dopo l’allarme lanciato in mattinata e riferito alla valanga sulla Marmolada, avrebbe confermato che ci sarebbe soltanto un individuo coinvolto (lo scialpinista di cui sopra, ndr), il quale si sarebbe comunque salvato. Soltanto lo scorso 16 novembre il primo cittadino aveva revocato l’ordinanza che istituiva la zona rossa per la Marmolada, ma i due rifugi ubicati sul versante settentrionale del massiccio, uno vicino all’altro a circa 2.700 metri, non hanno potuto riaprire, in quanto sono collocati nell’area più critica de La Regina.
VALANGA SULLA MARMOLADA, A POCA DISTANZA DAL RIFUGIO PIAN DEI FIACCONI: NEL 2020 FU DISTRUTTO DA UN’ALTRA SLAVINA
Sempre la testata giornalistica “Il Dolomiti”, a proposito della valanga sulla Marmolada, ha diffuso ulteriori informazioni circa l’evento verificatosi in data odierna: “Il distacco, dalle testimonianze dei presenti sul posto, sarebbe partito a levante del Sass Bianch, in direzione del canalone tra Sass da les Doudes e Sass da les Unes. La slavina è avvenuta a poca distanza dal rifugio Pian dei Fiacconi, a sua volta distrutto da una valanga nel dicembre del 2020″.
“Il Corriere della Sera”, dal canto suo, ha aggiunto che proprio in questi giorni il consorzio Dolomiti Superski ha scelto di far slittare a causa dell’esiguità della neve presente in loco l’apertura delle funivie della Marmolada e delle piste da sci che scendono sul versante tra le province di Trento e Belluno.