Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, è intervenuto come ospite nel corso di “Generazione Z”, trasmissione di Rai Due condotta da Monica Setta. In primis, l’esponente dell’esecutivo Meloni ha dichiarato che la scuola deve tornare a promuovere “il famoso ascensore sociale, garantendo a ogni ragazzo la realizzazione e la sua formazione professionale. Purtroppo da metà anni Settanta questa scuola non è in grado di dare opportunità di realizzarsi socialmente a un ragazzo che viene da una famiglia modesta. Sto incontrando i giovani, i docenti, i dirigenti scolastici e il personale della scuola, per capire cosa vada e cosa non vada bene”.
Successivamente, Valditara ha evidenziato che la vera sfida del Merito, che significa valorizzare i talenti di ciascuno, “non è una scuola basata su una competizione tra ragazzi. L’importante è impegnarsi e studiare, poi andrà come andrà. Nelle scuole americane c’è un decalogo sottoscritto dai ragazzi che prevede la capacità di lavorare e studiare in squadra: anche in questo senso l’alternanza scuola-lavoro è importante, non solo in chiave professionale, ma anche perché consente di apprendere le cosiddette soft skills”.
GIUSEPPE VALDITARA: “LANCIAMO LA CULTURA DEL RISPETTO NELLE SCUOLE”
Presto nella scuola italiana, ha spiegato il ministro Giuseppe Valditara, ha annunciato che tornerà l’educazione stradale: “Con i ministri Salvini e Piantedosi abbiamo deciso di creare un progetto di educazione stradale che permetterà ai ragazzi di essere docenti in queste ore. Porteremo anche testimonianze importanti”. Il ministro ha sottolineato che fra scuole e territorio ci deve essere “un filo diretto. Anche la circolare mandata alle famiglie dei ragazzi di scuola media va proprio in questa direzione, affinché i giovani possano conoscere le opportunità formative del territorio e non si sprechino i talenti di nessuno. Serve poi anche un filo diretto col Ministero, attraverso canali mail, social. Poi, intendo intensificare i miei incontri sul territorio per parlare coi giovani”.
Successivamente, Valditara ha ribadito che “dobbiamo lanciare la cultura del rispetto nelle scuole”, per poi rivelare un aneddoto sul suo passato da studente: “Prendevo ottimi voti, ma studiavo tanto solo le materie che mi piacevano… Vi rivelo un retroscena… Maturità, ultimo anno: non c’era matematica tra le materie dell’esame di Stato, quindi nel secondo quadrimestre non ho aperto i libri e non ho affrontato alcuna interrogazione di matematica. A due settimane dalla fine dell’anno, la professoressa minacciò di non ammettermi all’esame di Stato. Ho poi cambiato radicalmente atteggiamento all’università, dove ero un secchione”.