Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, in una intervista a Repubblica, ha parlato di quello che sarà il contenuto della cosiddetta Agenda Sud: “È il più importante piano mai fatto per rilanciare la scuola nel Mezzogiorno: 256 milioni per potenziare l’offerta formativa in 2 mila scuole”.



L’obiettivo, in particolare, è quello di dare un aiuto concreto agli istituti delle zone più a rischio di dispersione. “In 245 di queste faremo 10 interventi di rilancio: manderemo più docenti, daremo loro una formazione specifica per lavorare in contesti più difficili, allungheremo il tempo scuola con il potenziamento disciplinare, sport e teatro e altre attività, investiremo su mense e palestre, punteremo sulla didattica laboratoriale”, ha rivelato. L’idea insomma è quella di fare sì che le scuole siano un punto di riferimento per i minori in qualsiasi momento del giorno. “A questo si aggiungono i 25 milioni del decreto Caivano e un miliardo in più di fondi Pon per rafforzare l’Agenda Sud ed estendere alcuni interventi alle scuole delle periferie di città del Centro Nord con problematiche analoghe”.



Valditara: “Con Agenda Sud più docenti e attività potenziate”. Il piano

L’attuazione dell’Agenda Sud riguarderà il periodo che comprende il calendario scolastico, ma il Ministro Giuseppe Valditara ha pensato anche ai mesi scoperti. “Dal 2024 con il Piano estate puntiamo a dare un’opportunità in più a famiglie di lavoratori e a studenti che durante le vacanze perdono un punto di riferimento. Le scuole saranno aperte: non si farà lezione ma ripasso, sport, lingue, musica, coinvolgeremo il terzo settore e gli universitari e l’adesione sarà volontaria per docenti e per studenti”, ha annunciato.



A breve ci sarà, inoltre, uno spazio per l’educazione alle relazioni: “Si fonderà su gruppi di autoriflessione: in classe si metteranno in comune le proprie esperienze o quelle tratte dalla cronaca e si discuterà insieme. Le linee guida stilate con psicologi e giuristi sono pronte. Le sottoporrò ora a studenti, genitori e sindacati”, ha concluso.