Il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara punta sulle scuole paritarie: “Dal 2024 aumenteremo di 110 milioni all’anno il contributo per questi istituti, di cui 70 milioni saranno dedicati al sostegno degli alunni disabili”, ha annunciato come riportato da Avvenire nel corso del convegno dal titolo “Presente e futuro della scuola paritaria, tra sfide e nuove opportunità”, promosso da Altis Graduate School of Sustainable Management e dal Cesen Centro studi sugli enti ecclesiastici, con il patrocinio del Consiglio Nazionale della Scuola cattolica, che si è svolto presso l’Università Cattolica di Milano.
“La vera parità consiste, infatti, nel mettere nelle stesse condizioni tutti gli studenti, siano essi delle scuole statali che delle paritarie. Senza odiose discriminazioni, soprattutto quelle che riguardano gli alunni più fragili”, ha in tal senso sottolineato. L’intenzione è stata confermata anche dall’indirizzo dei fondi del Pnrr: 150 milioni di questi andranno infatti alle scuole paritarie, che potranno avere accesso anche ai 600 milioni per la diffusione delle materie Stem, ai 150 milioni per il multilinguismo, ai 350 milioni per il tempo pieno e, soprattutto ai 3,8 miliardi dei fondi europei Pon.
Valditara: “Dal 2024 alle scuole paritarie 110 milioni in più”. Il ruolo dei docenti
I fondi preposti dal Ministero dell’Istruzione e del merito per le scuole paritarie rappresentano una boccata d’aria per gli istituti di questo genere, che dal 2000 ad oggi hanno perso il 38,11% degli alunni. Molte inoltre sono state costrette a chiudere oppure si sono indebitate per evitare di aumentare le rette a carico delle famiglie. Adesso il fenomeno in questione dovrebbe essere arginato grazie al Governo di Giorgia Meloni.
Giuseppe Valditara in tal senso ha espresso anche l’intenzione di “equiparare in tutto gli insegnanti delle scuole paritarie a quelli delle statali, per l’abilitazione”. Una cambiamento che ha definito “epocale”, in quanto non costringerà più i docenti a lasciare le scuole paritarie per abilitarsi in quelle statali.