Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha parlato nel corso dell’audizione al Senato riguardo la dispersione scolastica. Riguardo l’idea di una sanzione pecuniaria per i genitori che non mandano i figli a scuola, ha affermato: “Sappiamo benissimo che la dispersione esplicita o meglio ancora l’interruzione dell’obbligo scolastico quindi l’abbandono precoce è spesso finalizzato al lavoro nero o addirittura allo sfruttamento criminale. Tra l’altro oggi la sanzione nei confronti del genitore che non manda più a scuola il figlio è una sanzione pecuniaria estremamente bassa e su questo andrebbe fatta una riflessione”.



E ancora, il Ministro ha proseguito: “La lettura congiunta dei dati sulla dispersione scolastica classicamente intesa (12,7%) e su quella implicita (9,5%) mostra che, a livello nazionale, la popolazione studentesca che si trova in condizione di fragilità degli apprendimenti si attesta a oltre il 20 per cento, un giovane su 5, con forti differenze tra una regione e l’altra”.



Istituite due nuove figure

Per far fronte proprio alla dispersione scolastica, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ha deciso di istituire due figure nuove: “Il docente tutor e il docente orientatore alle quali ho voluto dedicare misure di valorizzazione anche economica con uno stanziamento di 150 milioni di euro previsto dalla scorsa legge di bilancio”. Questi “dovranno avere un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi coinvolti nell’attività didattica rivolta al singolo studente”: l’obiettivo è dunque quello di evitare l’abbandono precoce della scuola.



Il Ministro ha inoltre affermato che “Le figure del docente tutor e del docente orientatore saranno attive già a partire dall’anno scolastico 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado“,