Quello che sta per avviarsi sarà secondo il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara un anno scolastico a dir poco rivoluzionario, fatto di numerose novità che attenderanno studenti e docenti quasi tutte fini a ridare vigore ad un’istituzione deturpata da quei valori che – nei decenni passati – contribuirono a renderla un’eccellenza mondiale; e proprio partendo da quelle novità il ministro in una recente intervista rilasciata a Libero ci tiene a partire dal rinnovato insegnamento dell’Educazione civica che partirà proprio quest’anno con “33 ore annuali che riguarderanno (..) l’educazione alla cittadinanza, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione ambientale, quella finanziaria, stradale, digitale e al rispetto”.



Il tutto – spiega e sintetizza Valditara – per promuovere tutti quei “principi contenuti nella nostra Costituzione (..), mettendo in evidenza i diritti me anche i doveri degli studenti/cittadini” a partire dal concetto di “libertà” fino ad arrivare all’importanza “del lavoro” per far sì che gli studenti in futuro possano diventare “cittadini consapevoli” e in grado di raggiungere “la propria realizzazione personale” promuovendo – infine e quasi naturalmente – “la crescita [e] lo sviluppo economico” dell’intero paese.



Sempre nell’Educazione civica rientrerà – continua Valditara – anche l’insegnamento al rispetto “dei beni pubblici” e del concetto di “Patria (..) come momento unificante di tutti gli italiani” perché dal conto suo “per integrare realmente gli stranieri” e creare i già citati “cittadini maturi e consapevoli”, è necessario “favorire loro la conoscenza dei nostri valori, della nostra cultura, della nostra storia, dei principi fondamentali della nostra Costituzione”.

Giuseppe Valditara: “Garantiremo la continuità didattica per gli insegnanti di sostegno più meritevoli”

Lasciando da parte l’Educazione civica – poi – Valditara ci tiene anche a ricordare che sempre in questi giorni patiranno i progetti di potenziamento dell’italiano per gli stranieri che partiranno da una valutazione da parte delle scuole “del grado di conoscenza della lingua” che – se ritenuto insufficiente – si tradurrà in “corsi pomeridiani” obbligatori; mentre dal prossimo anno subentreranno anche dei nuovi docenti specializzati “nell’insegnamento agli stranieri” che terranno dei corsi extra curricolari dopo le lezioni.



E dai corsi alle novità per il prossimo anno scolastico il passo è breve con il ministro Valditara che – oltre a ribadire quanto già anticipato ieri al Resto del Carlino tra le cattedre piene, i cellulari e il 4+2 negli istituti tecnici – pone l’accento sulla “riforma del voto in condotta e quella dei giudizi alle elementari” oltre che sul nuovo sistema delle “sospensioni” che porterà i bulletti a “fare più scuola e non meno” con anche “l’obbligo di attività di cittadinanza solidale” per chi commette atti più gravi; ma non manca neppure un riferimento alla nuova “assicurazione per gli infortuni per i docenti [e] gli studenti” e al “nuovo contratto”.

Mentre scegliendo tra le – tante – novità quella che gli sta più a cuore cita quella che riguarderà “gli insegnanti di sostegno” puntando tutto sulla “continuità didattica”: ai genitori – spiega Valditara – sarà data facoltà di “chiedere che l’insegnante venga confermato qualora vi sia stata una didattica efficace a favore del figlio disabile”; il tutto mentre procede la specializzazione di “85mila insegnanti di sostegno” che rappresenta il primo gradino “per poterli assumere”.