Il ministro dell’istruzione, Valditara, è stato intervistato nella serata di ieri dal programma di Rai Uno, Cinque Minuti. Ospite del talk condotto da Bruno Vespa vi era la professoressa dell’Enaip di Varese, Sara Campiglio, divenuta tristemente nota un anno fa di questi tempi per essere stata accoltellata da un suo alunno. “Non ho visto il mio alunno, sono stata colpita alle spalle per cui non ho avuto modo di vederlo. Non mi sono accorta che fosse un mio alunno perchè sono tutti miei alunni nella scuola avendo io un lavoro traversale all’interno di Enaip, per cui tutti i ragazzi quella mattina erano miei allievi, io non ho capito ne visto per alcuni minuti chi fosse stato. Quando me ne sono accorta è stata un momento di profondo dolore perchè è stata una cosa improvvisa, inaspettata e assolutamente imprevedibile”.



Il ministro Valditara, ospite di Cinque Minuti, ha commentato l’episodio dicendo: “Succede a scuola, succede purtroppo nella società… noi dobbiamo restituire autorevolezza ai nostri docenti, insegnare la cultura del rispetto e anche per questo che ho fortemente voluto le norme sulla condotta che diverranno a breve operative perchè è importante ripristinare il concetto di responsabilità individuale, è importante sanzionare chi tiene comportamenti aggressivi”.



VALDITARA: “CRESCONO AGGRESSIONI DI GENITORI A DOCENTI”

Le aggressioni ai docenti sono frequenti “E crescono le aggressioni dei genitori ai docenti, è una società che ha bisogno di ripristinare dei confini netti e chiari. Dicevo il tema del rispetto, il tema della responsabilità individuale, il rispetto verso l’autorità. Le cito un esempio, quel docente a cui uno studente ha spaccato il naso qualche settimana fa e quel docente chiedeva semplicemente di non utilizzare il cellulare. Quel ragazzo gli ha detto “tu chi sei per dirmi che non devo fare questo?”. Dobbiamo aiutare i ragazzi a capire con chi stanno parlando”.



Il ragazzo che ha accoltellato la docente “Era un ragazzo come quelli che normalmente incontro nel mio lavoro – dice ancora la docente – stava costruendo la propria dimensione professionale con le proprie storie di fragilità ma non era un ragazzo problematico. Era un ragazzo che aveva voglia di costruirsi un futuro, che aveva voglia di spendersi e che aveva conseguito dei risultati molto positivi”.

VALDITARA E LA POLEMICA SUL PATRIARCATO

Valditara è poi tornato sulla polemica del patriarcato: “Quello era un convegno per presentare una fondazione che ha l’obiettivo di lottare contro la violenza sulle donne e i femminicidi, ho affrontato il tema a 360 gradi e l’importanza di dare sicurezza, libertà e dignità ad ogni donna. Lottare contro il maschilismo, lottare contro una concezione della donna che la reputa un oggetto”.

L’incontro con Gino Cecchettin è stato molto positivo, concreto, le polemiche le lasciamo ad altri e abbiamo condiviso il comune obiettivo di lottare contro la violenza sulle donne a partire dalle nuove linee guida dell’educazione civica che per la prima volta pongono come linee guida di apprendimento, esattamente come si deve apprendere i logaritmi, la cultura del rispetto e il rispetto verso le donne”.