L’APPELLO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE GIUSEPPE VALDITARA IN DIFESA DELL’OCCIDENTE
Dal palco della manifestazione della Lega organizzata domenica 4 novembre a Milano in difesa dell’Occidente e di Israele, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto per sottolineare la centralità di una civiltà – quella occidentale appunto – che nel corso dei secoli si è progredita rimanendo però sempre ancorata ad alcuni “cardini” ineludibili. Centralità della persona, distinzione netta tra religione e diritto (ovvero la laicità, ben diverso dal laicismo che tende a ridurre la sfera religiosa a mero elemento privato), libertà e umanesimo: su questo si fonda l’Occidente “sano” che da duemila anni unisce le esperienze giudaico-cristiane, illuministe e laiche.
«L’Occidente è un insieme di principi universali tra i quali la centralità della persona perché ogni persona viene prima dello Stato. Anzi, lo Stato è al servizio di quelle persone che sono proprio i suoi elementi costitutivi, ovvero i suoi cittadini»: lo Stato di diritto, sottolinea il Ministro Valditara dal palco della manifestazione voluta dal leader leghista Matteo Salvini, nasce proprio dal primato della legge insieme a quello della persona, «presupposti della democrazia occidentale che, a differenza di quella socialista, non può prescindere dalla sovranità popolare». Da qui anche la netta distinzione fra religione e diritto e dunque la laicità dello Stato come valore centrale nello sviluppo dell’Occidente: Valditara la nota con forza, questi concetti erano già stati detti da “qualcuno” duemila anni fa, «Dio e Cesare sono due cose diverse».
“TOLLERANZA GIUSTA MA NON PERMETTIAMO SI ANNULLI LA NOSTRA CIVILTÀ”: L’INTERVENTO DI VALDITARA ALLA MANIFESTAZIONE DELLA LEGA
Altro valore cardine dell’Occidente è quello della libertà, ciò che è più necessario «a garantire alla persona e che consiste essenzialmente nel poter vivere la propria vita come si crede, con un solo limite, ovvero il rispetto della libertà altrui». Dal palco della Lega a Milano il Ministro dell’istruzione Valditara elenca le libertà più importanti nella vita sociale di ciascuno, ovvero quella di coscienza e di pensiero: purtroppo troppo spesso, dalle realtà fondamentaliste a quelle comunque ideologizzate (anche in Occidente) «si è emarginati, discriminati e persino offesi e minacciati per aver espresso opinioni non conformi all’egemonia di un certo pensiero politicamente corretto».
Libertà di impresa, di proprietà privata, di arricchirsi e arricchire la società, umanesimo e solidarietà: tutto questo è al centro dei valori occidentali, ma tutto viene permesso in quanto «Se la persona è al centro della storia, non c’è spazio dunque per discriminazioni di sesso, di nazionalità, di razza o di religione. Non c’è spazio per fanatismi intolleranti e violenti, qualunque essi siano». Sulla scuola poi verte l’intervento di Valditara, specie quanto sottolinea che è proprio nell’istruzione che va mantenuta salda la difesa della nostra civiltà occidentale: «La tolleranza è un altro valore dell’Occidente. Ma possiamo tollerare che i nostri diritti e i nostri valori siano disprezzati, negati, annullati dagli intolleranti? Secondo il pensiero liberale, no, non lo possiamo tollerare». Per questo motivo, conclude il Ministro Valditara nel suo discorso a Milano, chiunque sceglie di vivere in Italia, in Europa, in occidente, «deve conoscere e rispettare i principi su cui si fonda la nostra civiltà, che sono poi i principi su cui si fonda la nostra Costituzione e su cui si fonda il nostro vivere civile. Non possiamo perdere un patrimonio di valori acquisito in millenni di sacrifici, di pensiero, di lotte, di conquiste».