Il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni nella giornata di ieri a Bari, durante l’evento ‘La scuola, un cantiere sempre aperto sul futuro’, “La scuola è una ricchezza per tutti, che sia statale o paritaria”, le parole dell’esponente del governo Meloni, così come si legge su OrizzontiScuola. “Qualcuno – ha proseguito – ha detto che il merito introduce un principio elitario. Non è così, lo dice l’articolo 3 della Costituzione. La sfida della scuola del merito è valorizzare i talenti“. Il ministro Valditara ha quindi evidenziato che “Esistono diversi tipi di intelligenza. La scuola che ho in mente è diversa da quella del passato“.



Ha poi parlato della riforma Gentile, spiegando che la stessa “Ha costruito un sistema con al vertice i licei”, mentre adesso “occorre realizzare percorsi che siano allo stesso livello per tutti, che non siano di serie A e di serie B“. Di una cosa Valditara è certo: “La scuola pubblica va realizzata senza alcuna distinzione, ma il governo per quelle paritarie in questo anno scolastico ha stanziato venti milioni di euro in più e per il prossimo 110 milioni in più su in totale di oltre 600 milioni“. Quindi il titolare del ministero dell’istruzione ha aggiunto: “Molte di queste risorse saranno destinate agli alunni con disabilità. Credo fermamente alla collaborazione fra scuola statale e scuola paritaria e mi sono battuto con la Commissione europea affinché fosse possibile destinare le risorse del Pnrr anche alle scuole paritarie“.



VALDITARA: “AGENDA SUD IN 150 SCUOLE”

Il ministro ha annunciato anche Agenda Sud in 150 scuole “con progetti che diano risposte al fenomeno della dispersione scolastica. Non possiamo accettare che su questo fronte ci siano due Italie. Abbiamo il dovere di impegnarci con iniziative concrete perché tutta la scuola italiana possa garantire le stesse opportunità senza distinzioni”, ha detto, ribadendo ancora una volta le sue intenzioni”.

Sul dimensionamento ha specificato: “E’ una misura che ci è imposta dalla Commissione europea. Rispetto a quanto previsto dalla legge attuale, la Puglia guadagnerà dieci autonomie scolastiche. Con il dimensionamento non chiuderemo le scuole – ha precisato – ma razionalizzeremo le reggenze. In Puglia ci sono 51 reggenze, in tutta Italia sono 860. Noi vogliamo eliminare le reggenze in modo che ogni dirigente lavori su una scuola”. Infine, sul tasso di abbandono: “Nel 2021 l’Italia ha riportato un tasso di abbandono precoce migliore al 12% solo a Spagna e Romania. Analizzando i dati italiani si nota una forte disparità tra regioni e uno svantaggio molto accentuato nel Mezzogiorno. In Sicilia si arriva al 21%”.