IL PIANO IN 10 PUNTI DEL MINISTRO VALDITARA PER RILANCIARE LA SCUOLA

10 punti per rilanciare la scuola e riunire l’Italia dai divari profondi presenti tra Nord e Sud sul tema istruzione: questo il progetto lanciato dal Ministro del MIM Giuseppe Valditara, oggi intervistato da “La Verità”. La priorità è quell’Agenda del Sud rilanciata dal Governo Meloni fin dalla campagna elettorale e ora sul tavolo anche del Ministero dell’Istruzione e del Merito. «È un piano in 10 punti per dare una visione e una strategia che fino ad ora è mancata, per avviare un percorso che riunisca l’Italia»: secondo il Ministro Valditara non è più accettabile ottenere risultati negli apprendimenti che vedono costantemente penalizzati gli studenti del Mezzogiorno.



Per questo, l’intervento sulla scuola prevede al momento il coinvolgimento di 150 istituti con circa 50 milioni di euro, con l’obiettivo però di ampliare il campo di interventi: «lavoriamo per incrementare il numero degli istituti coinvolti che saranno individuati dall’Invalsi tramite alcuni criteri». Tra questi, cita Valditara, ci saranno il tasso di dispersione scolastica, il contesto socio-economico, la fragilità nei risultati dell’apprendimento e tanto altro: «il piano prevede più docenti, scuole aperte anche il pomeriggio e durante le vacanze estive, coinvolgimento delle famiglie, corsi di formazione dell’Invalsi per gli insegnanti, retribuzione aggiuntive per le attività extracurricolari e fuori dal tempo scuola».



“OCCORRE EDUCARE GLI STUDENTI ALLA LIBERTÀ”: COSA DICE VALDITARA

Se il progetto per “riunire” l’Italia scolastica funzionerà, spiega ancora a “La Verità” il Ministro Valditara, si punta ad estenderlo al più presto: il tutto mantenendo gli impegni lanciati già dal Governo sul fronte scuola per quanto riguarda programmi, prevenzione anti-violenze e merito. Previste nell’idea di istruzione del Ministro vi saranno le figure del tutor e dell’orientatore: «il principio della personalizzazione dell’insegnamento, che mira a valorizzare i talenti di ogni studente, tramite attività di tutoraggio e orientamento, sarà una svolta», rileva il membro del Governo.



Vanno valorizzati i talenti di ciascuno, aggiunge Valditara, attraverso un percorso «modellato sulle abilità del giovane pre recuperare i ritardi o per consentire di accelerare a chi in classe si annoia perché è già avanti. Anche questo è un modo per sconfiggere il bullismo». Al momento è stato successo completo in quanto ha aderito alla proposta del tutor a scuola il 99,8% degli istituti: in termini pratici, spiega il Ministro, il tutor «coordinerà i colleghi per la personalizzazione della formazione, individuando i deficit o le abilità per strutturare un percorso che vedrà poi la partecipazione dei colleghi disciplinari». L’orientatore invece suggerirà a famiglie e studenti i percorsi di studio più adatti alle potenzialità del ragazzo in relazione all’offerta del mercato del lavoro: la scuola deve tornare «ad educare alla libertà e formare cittadini maturi, liberi da condizionamenti e nel contempo deve offrire gli strumenti per avere un futuro in campo lavorativo».

MATURITÀ 2023, LE ULTIME ANTICIPAZIONI DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE

Sul finire dell’intervista a “La Verità”, dopo aver annunciato a breve una riforma strutturale dell’istruzione tecnico-professionale in quanto «pilastro del sistema formativo italiano», il Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara dà qualche breve anticipazione sul prossimo Esame di Maturità 2023 che comincerà il 21 giugno prossimo con la Prima Prova.

«Avremo lo scritto tradizione e per l’orale un colloquio, non una classica interrogazione disciplinare», indica il titolare del MIM, aggiungendo come negli orali «lo studente dovrà dimostrare quanto ha assimilato per contenuti e metodo sapendo fare collegamenti interdisciplinari». Valditara infine conferma le agevolazioni per gli studenti alluvionati dell’Emilia Romagna, ovvero l’annullamento della prova scritta a vantaggio del “solo” colloquio orale da sostenere.