Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha parlato sulle pagine della Stampa della riforma a lungo annunciata ed attesa della scuola. Punto centrale nella rivoluzione scolastica, sottolinea in apertura il ministro, è la creazione di “condizioni per una didattica più efficace che consenta di contemperare le esigenze di tutti gli studenti”, diventando inclusiva anche per gli studenti con disabilità e per gli stranieri, sui quali “i dati ci dicono che l’attuale sistema non funziona”.



Similmente, sarà importante anche la riforma degli Its che, promette Valditara, “dovrebbe essere approvata definitivamente entro fine febbraio e andare in vigore dal prossimo anno scolastico”. L’obiettivo, sottolinea, è quello di “offrire più rapidamente maggiori opportunità di impiego ai nostri giovani e rendere più competitivo il sistema imprenditoriale”. Una riforma, spiega, che sembra piacere molto agli istituti, dai quali “è giunta una risposta molto importante, oltre le aspettative”. “Ci saranno più docenti a disposizione”, sottolinea ancora Valditara sui ‘nuovi’ Its, “perché è a invarianza di organico, ci sarà molta internazionalizzazione e sosterremo la ricerca e l’innovazione”.



Valditara: “Voto in condotta tornerà ad avere valore”

Continuando, poi, ad esporre le novità che verranno incluse nel sistema scuola, il ministro Valditara sottolinea che questa settimana inizieranno le audizioni in senato per la riforma del voto in condotta. Il fine è quello di “cambiare radicalmente l’istituto della sospensione e ridare valore al voto di condotta. Il nostro obiettivo è attuare la riforma”, sostiene il ministro, “dal prossimo anno scolastico”.

Parlando invece delle critiche sul ridimensionamento degli istituti, Valditara spiega che “era una delle condizioni richieste dal Pnrr. In ogni caso vorrei sottolineare che non si chiude nessuna scuola, contrariamente a quello che si è detto, e che il servizio verrà potenziato perché si eliminano le reggenze e nelle scuole accorpate ci sarà un vicepreside vicario”. Chiudendo, infine, sulla questione dei ritardi nel pagamento dei docenti che hanno prestato supplenze brevi, Valditara ci tiene ancora una volta a sottolineare che si tratta di “un problema strutturale che coinvolge più istituzioni e che si ripresenta dal 2013”, con la promessa che “saremo il primo governo a trovare una soluzione strutturale“.