Nella giornata di oggi – mercoledì 10 luglio 2024 – il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara è intervenuto nel corso dell’evento ‘La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica’ che si è tenuto al Palazzo San Macuto di Roma, anticipando un paio delle più importanti novità che attenderanno la scuola e gli studenti nel corso del prossimo anno: il punto di partenza è stato il – già annunciato più voltestop all’uso dei cellulari nelle classi, per poi arrivare al nuovo (o, meglio, riscoperto) ruolo del vecchio diario cartaceo soppiantato dal registro elettronico, chiudendo su una nuova sperimentazione con l’intelligenza artificiale. “Ho firmato – ha spiegato immediatamente in apertura del suo intervento Valditara – una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico“.



L’idea del ministro dietro al divieto è che “non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie”; ma ha precisato che in ogni caso non sarà intaccato “l’uso del tablet o del computer” ricordando comunque che dovranno “essere (..) utilizzati sotto la guida del docente” che “deve valorizzare – ha spiegato Valditara -, motivare e dare entusiasmo ai giovani” evitando che “stiano più dentro alla community dei social che dentro alla comunità delle relazioni“.



Giuseppe Valditara e la nuova scuola, tra IA e ritorno al diario cartaceo

Più avanti nel suo – comunque breve – intervento, il ministro Valditara ha ricordato l’importanza di “andare verso le nuove tecnologie” avviando sempre dal prossimo anno “un progetto per sperimentare (..) assistenti basati sull’intelligenza artificiale” che avranno l’importante compito della “personalizzazione della didattica” e di “migliorare le performance degli studenti”; senza mai tralasciare “l’etica e il rispetto della privacy degli studenti e dei docenti” e il ruolo – che per Valditara deve essere sempre e comunque centrale – “del docente”. Per evitare che l’IA diventi “strumento di deresponsabilizzazione“, sfruttata dagli studenti per fare i compiti, il ministro ha intenzione di proporre anche “una formazione adeguata [per] l’utilizzo di queste nuove tecnologie” grazie ai fondi – parla di “450 milioni” – del Pnrr.



Infine, in controtendenza con il discorso sull’importanza delle tecnologie e dello sviluppo digitale, il ministro sostiene di aver disposto “che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare per domani, per dopodomani, e i compiti a casa” senza dover sempre consultare – spesso “ricorrendo ai genitori” – il registro elettronico. “Il genitore – ha concluso Valditara prima di lasciare il palco – potrà controllare se il figlio non gli fa vedere il diario però il bambino si abitua a scrivere” e riscopre “il rapporto con la penna e con la carta”.