Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ospite a Milano della XXIII edizione di Salute Direzione Nord organizzata dalla Fondazione Stelline e Inrete – Relazioni istituzionali e Comunicazione, ha parlato di quanto accaduto lo scorso anno scolastico con le polemiche sulla chiusura di un istituto di Pioltello, in provincia di Milano, in occasione del Ramadan, in virtù dell’elevata presenza di musulmani tra gli studenti. L’esponente del Governo di Giorgia Meloni, in vista di settembre, ha chiarito che non ci sarà apertura nei confronti di queste iniziative. 



“A livello nazionale non pensiamo affatto di inserire nuove festività. Le festività sono quelle stabilite dal calendario nazionale, il resto non è interesse dello Stato”, ha chiarito senza mezzi termini come riportato da Lapresse. Gli studenti di tutta Italia dunque rimarranno a casa come di consueto a per le vacanze di Natale e di Pasqua, oltre che nei giorni segnati in rosso sul calendario. Non ci sarà margine, almeno a livello nazionale, per coloro che sono praticanti di religioni diverse da quella cattolica. Gli istituti avranno comunque a disposizione i consueti giorni liberi da distribuire a piacimento.



Giuseppe Valditara parla delle ricadute dell’autonomia sulla scuola

Giuseppe Valditara, oltre a discutere della questione relativa alla presenza del Ramadan e di altre festività non cattoliche all’interno del calendario scolastico del prossimo anno, si è espresso anche sul tema dell’autonomia regionale differenziata e sugli effetti che questa potrebbe avere sulla scuola. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha assicurato in tal senso che “c’è un tavolo di esperti che ne discuterà e dopodiché ci saranno da approfondire i 30 Lep (i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti negli istituti di ogni ordine e grado a livello nazionale, ndr) sulla scuola”. Un lavoro che, ha continuato, “ci impegnerà a lungo”, in quanto i nodi da sciogliere sono diversi.

Leggi anche

CONCERTO NATALE 2024 IN SENATO, VIDEO RAI 1/ Muti con l’orchestra Cherubini: “la musica è libertà e bellezza”