Valerio Valenti, commissario per l’emergenza immigrazione, sulle pagine de La Verità parla della situazione legata all’accoglienza: “Esiste un problema che nasce da un numero di arrivi sulle nostre coste così importante. È sotto gli occhi di tutti, però, che il lavoro che stiamo portando avanti con i prefetti, ampliando le strutture di primissima accoglienza e realizzando nuovi hotspot sul territorio, ha dato risultati. Un impegno straordinario che, al netto delle difficoltà, ci ha consentito di affrontare questa fase e siamo fiduciosi che possa produrre ulteriori effetti”.



I famosi “35 euro al giorno”, con il decreto Cutro, non sono stati ridotti: “Il decreto non fissa queste cifre, anche perché non entra nelle dinamiche dei costi per accoglienza”. La spesa quotidiana, dunque, rimane invariata. “Ci sono parametri che cambiano sulla base di valutazioni territoriali Istat ma siamo attestati intorno ai 34 euro al giorno”, spiega l’esperto. 



“Accoglienza meno onerosa”

Con il decreto Cutro, c’è la possibilità di rendere meno oneroso il servizio di accoglienza per chi lo esercita: “Non ci siamo occupati solo dell’emergenza ma a regime abbiamo lavorato sul capitolato d’appalto che regola l’accoglienza sul territorio senza innalzare il tetto di spesa”, spiega Valerio Valenti a La Verità.  Dunque, “Abbiamo lasciato invariati i 33-34 euro al giorno pro capite, ma abbiamo inciso sulla modalità di erogazione dei servizi senza che la qualità ne possa risentire. In questo modo con quei 34 euro si riescono a coprire egualmente tutte le spese”.



“Dunque, si riducono le spese per alcune prestazioni, si alleggeriscono alcune attività che sono molto onerose per i gestori e tuttavia si lascia invariata la qualità delle stesse. Per altro, tutto ciò è stato fatto proprio ascoltando le richieste delle associazioni”, spiega Valerio Valenti. Come aggiunge il Commissario per l’emergenza immigrazione, nuovi hotspot sono in arrivo in Calabria e Sicilia. Si tratta di strutture di primissima accoglienza, “in cui offriamo assistenza immediatamente dopo lo sbarco e un primo screening sanitario”. Dunque, dagli hotspot i migranti verranno trasferiti nei nuovi centri accoglienza. Oggi si registra una riduzione dei flussi provenienti dalla Libia: secondo l’esperto è grazie al lavoro svolto dal Governo, che sta continuando a mediare anche sul fronte Tunisia.