Gabriele Grossi è a processo per maltrattamenti all’ex compagna Valentina Ferrari, la donna di Livorno per la cui scomparsa il fratello si era rivolto alla trasmissione Chi l’ha visto. Proprio il programma di Rai3 aveva scoperchiato il vaso di Pandora svelando i presunti maltrattamenti a carico della donna da parte del compagno e della sue ex compagna – che l’uomo definiva “la madre dei miei figli” -, Patrizia Dondoli, accusata di aver anche lei maltrattato Valentina.



Lo scorso dicembre, in piena zona rossa, Gabriele e Patrizia vengono rintracciati in Puglia, dove l’uomo è stato arrestato con l’accusa di aver colpito Valentina con una spranga di ferro. L’ex compagna viene indagata per favoreggiamento. A conoscere molto bene l’intera storia sono due persone che hanno voluto raccontare la verità a Chi l’ha visto. Si tratta di due amici di Gabriele che indicano all’inviata del programma la spranga con la quale sarebbe stata aggredita Valentina.



Valentina Ferrari, ex compagno Gabriele a processo: cosa rischia

E’ la trasmissione Chi l’ha visto a trovare la presunta spranga usata da Gabriele Grossi per colpire Valentina Ferrari, allertando prontamente la polizia. La vittima, nel frattempo, è stata portata via da Livorno, in una casa protette, al sicuro da altri episodi di violenza. Gabriele resta in carcere, mentre Patrizia è solo indagata. Lo scorso giovedì si è svolta la prima udienza. Gabriele è presente in aula e ad attenderlo ci sono due donne: Patrizia, onnipresente, e la madre.

Al termine dell’udienza, la prima ad uscire è stata l’avvocato Elena Parietti, legale difensore di Patrizia che ai microfoni del programma ha spiegato: “Questa mattina nei confronti della signora Dondoli il gip ha emesso il rinvio a giudizio. Uno dei capi di imputazione è anche riferito ad un favoreggiamento in questo senso, per le dichiarazioni fatte in tv”. Rispetto a Gabriele, invece, l’uomo è stato sottoposto a perizia psichiatrica. Il suo legale, l’avvocato Alessandro Lenzi ha confermato il rito abbreviato ed ha aggiunto: “Ritenevamo che già dalle indagini il quadro fosse chiaro e quindi superfluo allungare i tempi con l’escussione di testimoni. Per noi le cose sono chiare e non sono quelle descritte dalla procura, ovvero maltrattamenti e lesioni”. A Gabriele è stato riconosciuto il vizio parziale di mente e rischia 4 anni di carcere con lo sconto della pena. La notizia più bella però è che Valentina sta bene, si è ripresa ed ha iniziato una nuova vita, costituendosi parte civile nel processo.