A Storie Italiane si torna a trattare il caso di Valentina Milluzzo, la 32enne che morì nel 2016 presso l’ospedale Cannizzaro di Catania assieme ai due gemelli che aveva in grembo. Ricoverata perchè sembrava che stesse partorendo, la giovane è poi deceduta dopo un’infezione. Oggi il programma di Rai Uno ha intervistato in collegamento i genitori della povera Valentina Milluzzo: “Accusiamo l’ospedale – denuncia mamma Giusy – perchè Valentina è entrata il 29 settembre in ottima salute, felicissima per l’attesa, era un momento meraviglioso della sua vita, il medico le aveva consigliato il ricovero in ospedale perchè il collo dell’utero si era aperto… mia figlia è stata abbandonata a se stessa – ha proseguito – non è stata accudita come dovevano e me l’hanno consegnata in una bara, è stata affetta da setticemia e nessun medico ha letto quel tampone, bastava fare un aborto terapeutico, bastava fare un antibiotico, mia figlia è morta per un antibiotico, non si può morire così!”.
VALENTINA MILLUZZO, LA MAMMA TUONA A STORIE ITALIANE
La mamma di Valentina Milluzzo tuona: “Non sono stati medici sono stati degli assassini (parole che ovviamente noi non condividiamo ma semplicemente riportiamo da Rai Uno, ndr), abbandonata a se stessa. Questi casi non si devono ripetere, nessuna ragazza deve morire, eravamo notte e giorno insieme a lei, nessuno le ha mai detto che era in pericolo di vita, ma ora vogliono imbrogliare dicendo che l’avevano avvertita, non era stupida o cretina mia figlia che andava incontro ad una morte sicura. Chiediamo giustizia per Valentina – ha aggiunto la madre – e affinchè tutto questo non accada più a nessuna ragazza. Valentina non torna più ma l’ignoranza negli ospedali non deve esistere, chi non vuole fare il medico vada a fare il meccanico”. La mamma di Valentina Milluzzo ha concluso: “Quando l’ho vista l’ultima volta mi ha detto ‘mamma sto morendo’ e io da stupida le dissi di no. Dovevano fare di tutto per salvarla ma non hanno fatto nulla, e il medico mi ha detto addirittura che se continuavo a fare polemica non me l’avrebbero più fatta vedere. Addirittura mi dicevano che i bimbi erano vivi”. Il 22 dicembre si terrà la prossima udienza: il processo prosegue.