Valentina Persia attacca Tavassi sul “Van-gate”: le sue parole

Valentina Persia è stata ospite del GF Vip Party per commentare la puntata del Grande Fratello Vip 2022. Soleil Sorge e Pierpaolo Pretelli hanno chiesto all’ex naufraga un parere sulla diretta, in particolare, sul “Van-Gate“. Alfonso Signorini ha chiesto a Edoardo Tavassi, Donnamaria, Micol e Murgia cosa sia successo nel Van senza microfoni.



Valentina Persia ha commentato la condotta di Tavassi, che conosce dalla sua esperienza all’Isola dei Famosi: “Io credo che lui parte con una marcia in più nel senso che è un po’ il classico caciarone romano. Ha quella marcia in più che, per certi versi, può rientrare nella sua comicità; un vantaggio e, molte volte, diventa anche la sua condanna. ” La comica aggiunge: “Quando si usa una corazza da sfottò classico, anche nell’impostazione del linguaggio stesso e di come lui si pone, viene presa come una sorta di simpatia che c’è ed è evidente, però, altre volte la usa come corazza per delle sue mancanze, modi di fare che possono essere scherzi un po’ taglianti. Deve fare attenzione perchè il troppo stroppia sempre, potrebbe essere per lui una condanna. Se fai il ragazzone che fa e poi nasconde con la battuta romana, poi, non fa più ridere“.



Tavassi, Micol e Donnamaria rivelano nuovi dettagli sul Van-gate

Lo spinoso caso del Van sta tenendo banco al Grande Fratello Vip 2022; i protagonisti dell’accaduto, Edoardo Tavassi, Micol Incorvia, Donnamaria e Murgia hanno rivelato nuovi dettagli di quanto accaduto. I concorrenti hanno esternato allusioni e battute sessuali e altre confessioni “irripetibili” come le ha definite Alfonso Signorini.

In confessionale Micol Incorvaia si è sbottonata ancora di più sull’accaduto: “Il mio scopo non era stare lì a parlare con loro, io me lo sono tolto per andare a dormire sinceramente, non pensavo si creasse tutta sta roba! Sapevo che stava infrangendo il regolamento, però in quel momento non ci abbiamo pensato”. Tavassi, invece, ha ammesso: “Sono le cavolate che faccio da quando sono piccolo, come quando andavo dal preside e mi sospendevano in continuazione”.