Tanti ospiti oggi a “C’è Tempo Per…”, fra cui la grande comica Valentina Persia. “E’ stato difficile affermarsi nel mondo della comicità – ha raccontato in diretta su Rai Uno – e poi sono anche l’unica meravigliosa in Italia (ironizza ndr). Ho lavorato con Iva Zanicchi che una volta mi ha detto “Perchè diventi brutta quando racconti le barzelette?”, “Perchè a me dopo mi passa”, ho risposto”. A chi si è ispirata la Persia? “Ci sono diverse donne che ho amato profondamente, ma non le ho mai copiate. Adoro Valentina Ferri nel canto e per la sua romanità, ma anche Anna Magnani… però una su tutti è la grandissima Monica Vitti a cui mando un bacio”. E più facile far ridere o far piangere? Ovviamente piangere: “E’ un modo di dire ma è davvero così – racconta la Persia – ci si nasce comico, è un talento particolare che anche dopo anni di scuola di recitazione non apprendi, puoi studiare quanto vuoi ma ci si nasce. Il melodramma si può affinare in qualche modo, per la comicità c’è un gene particolare”.
VALENTINA PERSIA: “HO SCRITTO UN LIBRO SULLA MIA DEPRESSIONE”
La Persia è tornata a parlare del suo momento di difficoltà, la depressione post-parto quando sono nati i suoi due gemellini: “Quando sono diventata mamma in tarda età, ho avuto un momento di buio totale dal quale sono uscita 3 mesi e mezzo dopo e di cui ho anche scritto un libro che uscirà in autunno. L’ho superata parlandone e andando a casa di una mia amic – ha proseguito – io pensavo di essere fortissima, di farcela tranquillamente, invece è molto difficile diventare madre. Mi ha aiutata anche una pediatra, e ne sono uscita perchè era un periodo di rodaggio, era un momento in cui avevo bisogno di supporto perchè lo stravolgimento è totale e ne ho parlato anche nel mio spettacolo. Le donne dello spettacolo che hanno figli si mostrano sempre perfette e bellissime ma per me non era così”.