Svolta importante nel caso di Valentina Pitzalis, la donna diventata simbolo della violenza contro le donne, rimasta sfigurata nell’incendio dell’abitazione di Bacu Abis nell’aprile del 2011 nel quale perse la vita l’ex marito Manuel Piredda. La Pitzalis dopo tre anni di indagini ed un lunghissimo incidente probatorio, potrebbe finalmente uscire da quell’incubo che la vede coinvolta e nel quale è passata da vittima a presunta carnefice. Oggi, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, il procuratore aggiunto di Cagliari, Gilberto Ganassi, ha chiesto l’archiviazione per Valentina Pitzalis. Archiviazione che era già arrivata in passato, in altre due circostanze quando la Procura aveva provveduto ad archiviare l’indagini sull’incendio ed al tempo stesso aveva avallato la ricostruzione secondo la quale l’allora marito della Pitzalis, il muratore 27enne di Gonnesa avrebbe appiccato l’incendio nel quale sarebbe poi rimasto ucciso. Valentina, rimasta gravemente ferita, sarebbe invece riuscita a mettersi in salvo riportando però sul corpo i segni permanenti delle fiamme che la avvolsero. I genitori di Piredda, tuttavia, nel corso degli anni hanno sempre respinto la tesi sollevata da Valentina presentando un esposto nel 2017 poi tramutatosi nell’apertura di un fascicolo per omicidio volontario e incendio doloso.
VALENTINA PITZALIS, CHIESTA ARCHIVIAZIONE: “MORTE MANUEL PIREDDA NON FU OMICIDIO”
Dopo l’apertura del fascicolo che ha fatto seguito all’esposto dell’agosto di tre anni fa presentato dai genitori di Manuel Piredda, il procuratore aggiunto Ganassi aveva deciso di chiedere un incidente probatorio al cospetto del gip Maria Gabriella Muscas, per non lasciare nulla al caso e spazzare via ogni dubbio sulla posizione di Valentina Pitzalis. Al termine dell’incidente probatorio si arrivò a due conclusioni da parte degli esperti nominati dal medesimo giudice, ovvero che sul corpo di Manuel Piredda non vi furono rintracciati segni di presunta violenza tali da far parlare di omicidio. Al tempo stesso però emerse che il giovane di Bacu Abis era morto soffocato prima che le fiamme lo avvolgessero. Dopo l’esame degli esperti, il procuratore ha avanzato una nuova richiesta di archiviazione. per l’indagine per omicidio aperta a carico della donna. La Pitzalis nel 2014 aveva pubblicato un libro dal titolo “Nessuno può toglierti il sorriso”, nel quale raccontava la sua personale e drammatica vicenda.