Valentina Pitzalis e Manuel Piredda: qual è la verità ‘alternativa’?
Nel caso di Bacu Abis in cui, nell’aprile del 2011, perse la vita Manuel Piredda a causa dell’incendio divampato nella sua abitazione mentre la ex moglie Valentina Pitzalis rimase sfigurata, c’è una verità processuale e una “alternativa”. Secondo la ricostruzione emersa dalle indagini, Manuel Piredda morì nel tentativo di uccidere l’ex moglie dopo averla convinta a raggiungerlo nella sua abitazione per consegnargli dei documenti, in quello che sarebbe dovuto essere il loro ultimo incontro chiarificatore. Una versione dei fatti che tuttavia si è sempre scontrata con la tesi della famiglia del ragazzo morto e che ha sempre ritenuto che l’incendio sia stato appiccato proprio dall’ex nuora.
Per la famiglia Piredda dietro la morte del figlio Manuel ci sono sempre stati troppi dubbi irrisolti. Per tale ragione la mamma del ragazzo 27enne, Roberta Mamusa, assieme a suo marito, ha sempre reso nota alla magistratura la voglia di fare chiarezza, ribadendo la totale innocenza del ragazzo anche in numerosi post social. I genitori di Manuel hanno così presentato diverse denunce in seguito alle quali dopo 7 anni dalla morte, è stata riesumata la salma di Piredda che ha fatto seguito nell’agosto 2017 all’apertura di un fascicolo di indagine a carico di Pitzalis per omicidio volontario e incendio doloso.
Valentina Pitzalis e Manuel Piredda: la mamma del ragazzo chiede giustizia
Dopo i tragici fatti avvenuti nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2011, la famiglia di Manuel Piredda, rimasto carbonizzato nel rogo, ha sempre cercato la verità. All’epoca dei fatti non fu mai svolta un’autopsia sul corpo del ragazzo. “Un esame che andava fatto subito”, aveva tuonato la madre a La Nuova Sardegna, “è questa una delle stranezze che abbiamo denunciato. Insieme al fatto che ci hanno tenuti lontani dalla salma di nostro figlio e sono state bruciate le sue fotografie, anche i documento d’identità”.
A detta della famiglia Piredda, sin dall’inizio fu dato credito solo alla versione di Valentina Pitzalis, sopravvissuta ma rimasta sfigurata. Per la mamma, l’ex nuora avrebbe avuto delle importanti responsabilità: “Io dopo l’iniziale stordimento provocato dalla notizia della perdita del mio unico figlio – un ragazzo buono, la mia gioia più grande – ho capito che dovevo alzare la voce e pretendere la verità. Io sono una madre che vive solo per ottenere giustizia, lo devo a Manuel. Io e mio marito Giuseppe non abbiamo mai avuto dubbi: è stata quella donna, una persona cattiva, è lei che ce l’ha portato via”. Eppure non solo l’autopsia ma anche il giudice non ha riscontrato alcuna colpevolezza nei confronti di Valentina, la cui posizione è stata archiviata.