Il caso controverso della morte di Manuel Piredda e di Valentina Pitzaris, è stato trattato quest’oggi a La Vita in Diretta, programma di Rai Uno. «Quello che sta accadendo ora al tribunale di Cagliari è l’incidente probatorio – le parole dell’inviata in quel di Carbonia, in Sardegna – si cerca di stabilire come sia morto il 27enne ex di Valentina Pitzalis, nonché quando, e questo potrebbe ovviamente fare la differenza». La Pitzalis potrebbe passare in breve tempo da vittima a carnefice, visto che la famiglia di Piredda l’accusa di aver ucciso, non si sa se direttamente o meno, il marito. «E’ vittima di un fenomeno di vittimizzazione secondaria – le parole dell’avvocato della ragazza ai microfoni de La Vita in Diretta – il capovolgimento di un’altra situazione, da vittima a presunta colpevole. Il meccanismo usato è quello più simile ad una fake news e non ad una seria notizia di reato». Così invece la mamma di Manuel, che si sta battendo per scoprire la verità: «Mi portava i fiori in ogni occasione – dice in lacrime la signora Roberta – mai creduto al figlio assassino, mi sembrava di vivere in un film. Io a Manuel scrivo tutti i giorni, ho contatti con lui, lo sento vicino». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CASO VALENTINA PITZALIS: COME E’ MORTO MANUEL PIREDDA?

A La Vita in diretta si torna a parlare del controverso caso di Valentina Pitzalis, la ragazza che rimase sfigurata il 18 aprile di 8 anni fa, 2011, nel rogo di casa sua a Bacu Abis, nei pressi di Carbonia, in Sardegna. Nell’incendio morì Manuel Piredda, muratore di 27 anni di Gonnessa, ex compagno della Pizzalis. Le indagini erano state inizialmente archiviate poi riaperte nel 2017 su esposto presentato dai legali della famiglia del muratore deceduto, che come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, non ha mai creduto alla ricostruzione di Valentina Pitzalis. Secondo la ragazza, Manuel avrebbe tentato di ucciderla spargendo della benzina in casa e poi appiccando il fuoco, ma il rogo, oltre a sfigurare totalmente il volto della ragazza, ha ucciso anche il 27enne ex marito. Negli scorsi giorni, precisamente il 10 giugno, si è tenuto l’incidente probatorio, che però non è bastato a chiarire completamente i fatti, e si dovrà proseguire il prossimo 23 settembre, con l’aiuto di Roberto Demontis, medico legale nonché uno degli esperti nominati dalla difesa di Pitzalis.



VALENTINA PITZALIS: INCIDENTE PROBATORIO

«Sono venuta non solo per me – ha commentato la Pitzalis al termine dell’incidente probatorio – ma anche per tutte le donne che non ce l’hanno fatta». Secondo quanto emerge dall’incidente probatorio, le certezze sarebbero pochissime, fra cui i mancati segni di violenza sul corpo di Piredda, come invece sostenuto dalla famiglia del muratore, secondo cui il loro caro sarebbe stato ucciso. Resta da capire quando sarebbe morto il muratore: prima dell’incendio, come sostenuto dai periti dal giudice, oppure dopo, quando la stanza aveva ormai esaurito l’ossigeno? Una doppia domanda a cui è al momento complicato rispondere, ma come sostenuto dall’Ansa, alla fine dell’udienza sia i difensori di Pitzalis, sia quelli della famiglia di Piredda, si sono detti soddisfatti. Appuntamenti al prossimo settembre.

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