Valentina Pitzalis è stata ospite nella giornata di ieri del programma di Canale 5, Pomeriggio 5 News, condotto da Simona Branchetti. Nell’occasione ha mostrato la sua splendida mano bionica nuova di zecca, un arto meccanico molto sofisticato che le permette di vivere una vita un po’ più normale. E’ stato un vero e proprio sogno che si è avverato quello di Valentina Pitzalis, a dieci anno dalla drammatica aggressione subita dall’ex marito, che la sfigurò gettandole della benzina addosso per poi darle fuoco. Oggi, grazia a questo strumento, può tornare a muovere le dita e a sollevare pesi: “Per me questa è una seconda rinascita”, le parole della 38enne, in diretta tv su Canale 5.



Quindi la Pitzalis ha aggiunto: “L’Asl non copre tutto il costo, in Italia abbiamo dei tarrifari aggiornati ancora al 1999, a me è stata donata, io sono la prima in Italia a usarla”. Grazie a questo arto bionico che fa assomigliare ancora di più Valentina ad una Supereroina, potrà prendere oggetti sfruttando quattordici diverse opzioni, ma in particolare, potrà svolgere compiti scontati per coloro dotati di entrambe le mani, ma che per lei non lo sono affatto.



VALENTINA PTIZALIS E LA SUA MANO BIONICA NEXUS

“Posso tagliarmi la pizza – ha dichiarato soddisfatta Valentina Pitzalis che poi ha raccontato un’altra sua grande conquista – una cosa fantastica che sono riuscita a fare è stata prendere il phon con una mano e spazzolarmi i capelli con l’altra”. La mano bionica si chiama Nexus ed è la più evoluta al mondo: è realizzata sulla base di un progetto inglese ed è stata applicata per la prima volta in Italia presso l’Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino.

Per applicarla la si inserisce nel ‘moncherino’ come un guanto e non necessita di alcuna chirurgia. Il caso di Valentina Pitzalis sconvolse l’opinione pubblica nel 2011: il marito le diede fuoco, tentando di ucciderla, ma a causa del gesto morì lo stesso per via dell’incendio scoppiato in casa. Sua moglie rimase invece completamente sfigurata, e le ferite obbligarono gli operatori sanitari ad amputarle una mano e parte del braccio destro.



VALENTINA PTIZALIS: “NON DEVONO ESSERCI PIU’ VITTIME COME ME”

“Io non avevo gli strumenti e non ho riconosciuto i campanelli d’allarme che sono sempre gli stessi – ha spiegato ancora Valentina Pitzalis, ricordando la relazione con il suo ex – compiono sempre le stesse azioni. All’inizio conquistano la tua fiducia e poi minano tutte le tue certezze, sminuendoti e isolandoti da tutti di modo che tu non possa confrontarti. Io ho subito una violenza psicologica e subdola che non ti lascia dei segni fuori. Mi rendevo conto che qualcosa non andasse ed ho fatto un grave errore, ho scambiato il possesso con la gelosia”. Valentina Pitzalis va nelle scuole per testimoniare quanto accaduto: “Non ci devono essere più vittime come me. Dico sempre di non vergognarsi, di denunciare e di non accettare alcun condizionamento in nome dell’amore. Se ti picchia, insulta e sminuisce non è amore”.