Valentina Pitzalis racconta la sua tragedia a “Verissimo per le donne“. “Ciao Silvia grazie del tuo invito. E’ stata una violenza atroce, una modalità tra le più crudeli che possano esistere da parte di una persona che diceva di amarti. Inutile dire quanto sia difficile sopravvivere ad una cosa del genere, guardarsi allo specchio e non riconoscere più la propria immagine” – racconta la Pitzalis vittima dell’ex marito Manuel Piredda che ha cercato di ucciderla con un incendio appiccato nella loro abitazione. Da questo incendio però Valentina è sopravvissuta con delle conseguenze visibili: “oltre ad aver perso le mie sembianze e il mio aspetto, ho perso anche la mia mano sinistra che hanno dovuto amputare, anche la destra doveva fare la stessa fine, ma grazie ai medici sono riuscita a mantenerla. Sono diventata invalida al 100%.”. Valentina poi ripercorre la sua storia con Manuel Piredda: “da quando ha messo la fede al mio dito lì sono diventata di sua proprietà. Ho sbagliato anche io, pensavo fosse una gelosia patologica e morbosa e lo invitavo ad andare da uno psicologo”. La Pitzalis racconta il suo incubo: “faceva troppo male, speravo di morire, ma non succedeva niente. Ad un certo punto mi sono buttata a terra a chiedere aiuto. I miei vicini hanno sentito e hanno chiamato i soccorsi: ho bruciato per 20 minuti, nessuno mi ha spento. Respiravo la mia assenza che andava a fuoco, piangevo, mi disperavo, chiamavo Manuel dicendogli di venire a finire l’opera”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Valentina Pitzalis sfigurata in rogo appiccato dal marito Manuel Piredda “un incubo”
La giovane Valentina Pitzalis sarà oggi ospite nel salotto di Verissimo nell’ambito di una puntata interamente dedicata alle donne e che arriva alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La presenza di Valentina nella trasmissione condotta da Silvia Toffanin, non è dunque del casuale dal momento che lei stessa è stata vittima di una drammatica storia fatta di abusi e violenze culminata in maniera tragica, nel 2011, con un incendio appiccato dall’ex marito Manuel Piredda nel quale lui perse la vita e lei ne rimase per sempre segnata, fisicamente e non solo. La storia di Valentina, poi finita suo malgrado sulle pagine di cronaca nera, ha avuto inizio nel 2005, quando la giovane fece la conoscenza di Manuel, il ragazzo che sarebbe diventato suo marito. Quella che iniziò come una storia a distanza, ben presto si trasformò in una convivenza dopo che Valentina decise di trasferirsi a casa dei genitori di lui. E’ il 4 marzo dell’anno seguente quando i due ragazzi convolarono a nozze ma sin dai primi mesi il loro matrimonio fu contraddistinto dai problemi di dipendenza da droga di Piredda che finirono con il limitare anche la vita della moglie. In seguito alla decisione di Valentina di lasciarlo, Manuel commise vari reati a scapito della famiglia Pitzalis che lo portarono ad una condanna agli arresti domiciliari. Nonostante questo, negli anni successivi i due continuarono a sentirsi anche per via del comportamento ossessivo di lui.
VALENTINA PITZALIS, LA SUA STORIA: L’INCENDIO E LA MORTE DI MANUEL PIREDDA
La data che segnerà per sempre l’esistenza di Valentina Pitzalis è quella del 18 aprile 2011. Quella sera la giovane incontrò Manuel Piredda, sollecitata dalla richiesta di un documento che l’ex marito avrebbe dovuto consegnare al suo avvocato il gioco seguente. Dopo la consegna, proprio mentre stava per andare via, il ragazzo cosparse con del cherosene l’abitazione di Bacu Abis, nel Sulcis dandole fuoco. Un incendio disastroso dal quale però la ragazza ne uscì miracolosamente viva mentre Manuel fu rinvenuto cadavere. La famiglia Piredda da quel momento non accetterà mai la tesi di Valentina, accusando quest’ultima di aver appiccato l’incendio allo scopo di uccidere l’ex marito al punto da presentare una denuncia per omicidio nei confronti della Pitzalis, poi archiviata e rigettata. E’ il 4 giugno scorso, dopo oltre 9 anni dai fatti, quando viene chiesta l’archiviazione per Valentina. Per i magistrati non fu lei ad appiccare il fuoco ma il solo responsabile del rogo mortale fu proprio il 27enne rimasto a sua volta vittima. La giovane, divenuta simbolo della violenza sulle donne, ha potuto annunciare ufficialmente l’archiviazione dell’inchiesta per incendio doloso che la vedeva indagata per la morte dell’ex marito Manuel Piredda solo lo scorso ottobre: “Finalmente l’incubo è finito. Finisce un incubo che è durato tanti, troppi anni. Sono felicissima, anche se sto piangendo”, ha esclamato alla stampa. Valentina è rimasta sfigurata nel rogo ma sono soprattutto le ferite psicologiche che oggi, a distanza di quasi dieci anni, bruciano ancora.