Valentina Procaccini è una ragazza di soli 13 anni, ma, da molti addetti ai lavori, è già considerata l’astro nascente del nuoto italiano. Lo testimoniano i cinque titoli nazionali conquistati nella categoria R1 nei 50 stile libero, nei 100 stile libero, nei 200 stile libero, nei 400 stile libero e nei 100 rana, peraltro ritoccando al ribasso due record italiani di categoria, nuotando i 50 stile libero in 26″1 (meglio di Silvia Di Pietro, che nel 2006 fece segnare un lusinghiero 26″31) e i 100 stile libero in 56″76 (Maria Ginevra Masciopinto li aveva nuotata in 57″38).



L’atleta, tesserata, per il circolo canottieri Aniene, di cui fa parte da dicembre 2020, ha dovuto abbandonare il suo Abruzzo in seguito alla chiusura di tutte le piscine. Il suo ex allenatore, Mattia Trignani, ha commentato a Rai Sport: ” Il nuoto in Abruzzo ha perso un’atleta dalle potenzialità enormi, ma non per colpa delle società sportive che abitano qui. La scelta di andare a Roma a quell’età può essere rischiosa, ma io le auguro il meglio in ogni cosa che farà”. E i primi segnali, a tal proposito, sono davvero incoraggianti.



VALENTINA PROCACCINI, LA NUOVA STELLA DEL NUOTO ITALIANO

Valentina Procaccini, oltre a possedere spiccate doti natatorie, ha la fortuna di avere una famiglia unita, che la segue e la incoraggia in tutto. A Roma, con lei, c’è mamma Clemirt, di origini cubane, mentre suo papà Antonio e le sorelle gemelle Alice e Adriana, più grandi di lei, vivono a Pescara, ma la raggiungono sempre nei fine settimana. Proprio il padre, a Rai Sport, ha sottolineato: “Sta vivendo un reality, la realizzazione di un sogno, perché l’Aniene è il paradiso dei nuotatori, che vivono in acqua. La mattina fa la Dad, il pomeriggio si allena, poi alle 18 torna a casa per studiare; e il giorno dopo ricomincia daccapo. Ci vuole talento, tanta forza interna e tanta motivazione, che potrebbero poi anche portare a dei risultati”. Anche la preside della scuola Maior di Pescara, Federica Chiavaroli, ha parlato a Rai Sport, dicendo: “Nel caso di Valentina un grande problema si è trasformato in una straordinaria opportunità. Valentina ormai ha i ritmi di un’atleta professionista: la nostra scuola è nata anche per questo motivo, cioè per consentire ad atleti che hanno delle potenzialità come lei di poter seguire il loro sogno”.

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