Era ancora una bambina di sei anni quando entrò per la prima volta nella sua amata palestra, dove all’epoca vedeva allenarsi la sorella Nathalie, fiorettista molto promettente degli anni ottanta. Valentina Vezzali rimase incantata dal fascino della scherma e infatti passarono solo pochi giorni prima di vederla all’opera in allenamento. “Ho dei ricordi di quel giorno vaghi di quel giorno”, ricorda la campionessa in una splendida intervista rilasciata a La gazzetta dello sport. “So solo che senza l’insistenza di Triccoli (il suo insegnante, ndr), io non sarei arrivata in cima al mondo“, dice sicura la Vezzali, ripercorrendo le tappe del suo passato.



Ha insegnato scherma e vita a centinaia di ragazzi. Era un uomo meraviglioso, un insegnante eccezionale, un innovatore e per me come un secondo papà“, spiega ancora l’atleta. Fu grazie a lui, evidentemente, che riuscì ad apprendere i segreti della scherma. Ma non solo “perché mi insegnò il rispetto delle regole, che la scherma è come la vita”.



Valentina Vezzali, la campionessa ringrazia i suoi maestri: “Triccoli tracciò la strada. E i suoi eredi…”

Grazie al suo insegnante storico, Valentina Vezzali affinò tecnica e costruì una mentalità vincente. Tutti insegnamenti che hanno fatto la differenza nel corso della sua carriera e che ancora oggi l’ex schermitrice custodisce con cura. “Occorre sempre fissare un obiettivo e quando lo si è messo a fuoco si deve poi lavorare duro per raggiungerlo“, le parole della campionessa. “Triccoli ha seminato bene, ha tracciato la strada. Poi il suo testimone l’hanno portato avanti altri maestri bravissimi, a iniziare da Giulio Tomassini, il suo braccio destro e poi suo erede, e dallo stesso Cerioni. Jesi è una scuola che il mondo ci invidia e studia. E i successi generano entusiasmo, fanno proseliti“.



La Vezzali ha scritto pagine importantissime nel mondo dello sport e infatti è considerata la più vincente di sempre nel fioretto e la più medaglietta nella scherma. Da quando si è ritirata si è dedicata ad altre attività, compresa quella politica e da marzo 2021 a 2022 è stata sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport nel governo Draghi.