“Mi hanno augurato la morte, a me che sono stata male per i tumore” racconta Valentina Vignali a Pomeriggio 5 parlando di cyberbullismo. “Ho avuto un’operazione alle corde vocali e avevo un po’ la voce così, mi hanno detto che sembravo un trans!” aggiunge ancora l’ex gieffina, che purtroppo l’odio del web l’ha vissuto sulla propria pelle. Barbara D’Urso la incoraggia a non dare adito a quello che possono dire gli haters “Pensa, io non li leggo mai, anche a me tante volte hanno augurato la morte. – e aggiunge – A volte me lo segnalano!” Valentina, tuttavia, ammette che non è sempre facile evitarli o comunque non dare adito ad insulti così cattivi, soprattutto quando si parla di salute e di malattia. Un tema che in studio viene dunque a lungo discusso. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Valentina Vignali e il cyberbullismo

Valentina Vignali è una delle protagoniste del talk di oggi di Pomeriggio 5. Ci parla infatti di cyberbullismo, argomento che purtroppo la Vignali conosce bene in quanto vissuto in prima persona. L’ex gieffina lo ha ammesso proprio pochi giorni fa in un lungo post pubblicato su Instagram dopo un’ospitata a Mattino 5. ““Mi è capitato, più volte, durante gli anni di denunciare delle persone che mi scrivevano offese e le cause sono andate avanti e ho ricevuto risarcimenti danni più di una volta”, ha ammesso la Vignali ai microfoni di Federica Panicucci. ” Non è vero che chi scrive queste cose è libero di farlo perché su Internet non c’è l’anarchia.” ha ancora aggiunto in studio. Alle dichiarazioni fatte in studio, è seguito, come accennato, un lungo post, con il quale la cestista ha chiarito ancora meglio la sua visione.

Valentina Vignali contro gli haters: “Denunciate!”

“Stamattina abbiamo trattato un argomento che mi sta molto a cuore ma che allo stesso tempo mi fa incazzare: i leoni da tastiera!” ha esordito Valentina Vignali su Instagram. Poi ha aggiunto: “Valentina (Dallari, ndr) la ragazza in foto con me, (donna che sento molto vicina anche se non ci conosciamo bene) per chi non la conoscesse oltre al nome condivide con me le stesse problematiche da anni, critiche oscene sull’aspetto estetico, accuse di strumentalizzazione di un problema di salute grave (io cancro, lei anoressia), auguri di morte, insulti sul peso (perdita nel suo caso, aumento nel mio).” La riflessione conclude in modo forte: “Nessuno è autorizzato a insultare dietro un computer o uno smartphone, NON ABBIATE PAURA E DENUNCIATE CHI VI FA DEL MALE SENZA NEANCHE METTERCI LA FACCIA!”