VALENTINO ROSSI, CARRIERA E CURIOSITÀ

Tutti noi conosciamo ovviamente Valentino Rossi, ma vale sempre la pena ricordare chi è: può anche essere possibile che non tutti abbiano in mente quali siano state le sue gesta, le sue straordinarie imprese che nel corso degli anni lo hanno reso uno degli sportivi più amati e vincenti non solo in Italia, ma in tutto il panorama mondiale. Iniziamo con il dire che Valentino Rossi è nato nel 1979 a Tavullia: terra di grandi piloti di moto che sulla sua scia hanno scritto pagine indelebili nel paddock delle due ruote. Papà Graziano era come lui un centauro su pista; lui, cresciuto con il desiderio di replicare le imprese del padre, non solo lo ha fatto ma lo ha ampiamente superato. La prima curiosità che possiamo citare su Valentino Rossi riguarda, se vogliamo, il numero 2: spieghiamo.



Valentino fa l’esordio nel Motomondiale nel 1996, giovanissimo (ma questa non è una novità): in 125 apprende il primo anno e arriva nono in campionato, nella stagione seguente vince 11 gare di cui sei consecutive e si prende il titolo. Arriva così il passaggio in 250: nel 1998 si inchina per 23 punti a Loris Capirossi, ma nella sua seconda stagione in questa categoria sbanca ed è nuovamente campione del mondo. La regola del due diventa ferrea in 500: un anno alle spalle di Kenny Roberts, quello seguente è terzo Mondiale personale. Da quel momento, Valentino Rossi diventa leggenda: i campionati vinti nella massima categoria, che nel frattempo diventa MotoGp, sono cinque che fanno salire il totale a sette. Nel mezzo, anno 2004, Valentino Rossi abbandona la fidata e dominante Honda per l’avventura in Yamaha: una moto mediocre che prende paga regolarmente, ma il Dottore la trasforma in vincente al primo colpo per ripetersi l’anno successivo.



GLI ULTIMI ANNI IN PISTA, LA NUOVA VITA

Archiviate le grandi battaglie con Max Biaggi e Sete Gibernau, Valentino scopre nuovi rivali: nel 2006 il titolo glielo strappa il compianto Nicky Hayden, nel 2007 il rampante Casey Stoner. Dato per finito anche perché prossimo ai 30 anni, Rossi smentisce tutti: prende due Mondiali in fila e arriva a nove, purtroppo però saranno anche gli ultimi. Il passaggio in Ducati non ripete le imprese Yamaha: sono due stagioni difficili e deludenti, Valentino torna a lavorare con la casa giapponese quasi con la coda tra le gambe, accettando di essere la “spalla” di un Jorge Lorenzo che lo ha battuto in pista, e con il quale inizialmente non è corso buon sangue (seconda curiosità: il muro eretto all’interno del box Yamaha). Da qui, iniziano gli ultimi anni di Rossi: nel 2015 sfiora il decimo Mondiale ma lo perde da Lorenzo con la complicità di Marc Marquez.



Da quella botta non si riprende più: vince ancora tre gare negli anni successivi ma siamo all’epilogo, addirittura il finale di carriera (nel 2021) è con la Yamaha clienti perché nel frattempo è arrivato Fabio Quartararo. Sipario sulla sua carriera da pilota, non in pista: Valentino Rossi oggi è ancora presente nel paddock: la terza curiosità, per chi non lo sapesse, è che da tempo ha fondato il Team VR46 che compete in MotoGp e tra gli altri ha lanciato piloti come Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi, la quarta curiosità è appunto quella del ranch che Rossi ha aperto per divertirsi e gareggiare con i suoi colleghi ma anche dispensare preziosi consigli. La quinta, che anche oggi Rossi si dedica direttamente ai motori correndo nei campionati GT ed Endurance, poi ultima curiosità: nel marzo 2022 la compagna Francesca Sofia Novello ha dato alla luce la primogenita di Valentino Rossi, Giulietta.