Valentino Rossi e Francesca Sofia Novello stanno insieme ormai da tre anni. Il loro è uno di quei fidanzamenti di lungo corso tra sportivo e modella, fidanzamento che porterà prima o poi al matrimonio, anche se finora – a parte l’indizio di un anello – non si hanno notizie certe su questo argomento. A chi gli chiede conto della loro unione, il motociclista risponde: “È che ci siano trovati, abbiamo caratteri simili, è una donna votata al buonumore, è positiva, si impegna da matti per risolvere un problema. Mi pare proprio una buona spalla. A nessuno dei due piace litigare”. In un’intervista pubblicata l’8 febbraio sul Corriere, Rossi ha parlato a lungo anche della sua carriera in Motogp, il campionato di cui è veterano. Ma correre a 42 anni, sostiene lui, non è molto diverso che correre a 20. “Spingo al massimo evitando di fare sciocchezze. Sempre stato così, cercavo di preservarmi anche a 20 anni. Non sono mai stato un pilota spericolato. È che vorrei confrontarmi sul tema ‘correre a 40 anni’ ma è impossibile: nessuno è rimasto in sella così tanto”.



Valentino Rossi: “Durante il Covid ho vissuto la solitudine”

Di certo sono cambiate le priorità: “A vent’anni pensi a correre e poi a correre. Fine. Cosa accade tra una gara e l’altra non lo ricordi neanche. Adesso è diverso, anche se tra allenamenti, alimentazione da curare, gare e test, le giornate sono identiche a quelle del passato. Però, i pensieri sono anche altri. Riesco persino a seguire un po’ la politica”. La verità è che Valentino Rossi non si fa mancare niente, e in questi mesi, suo malgrado, ha vissuto anche l’esperienza del Covid, che sintetizza in poche tappe: “Contagiato nel momento peggiore, due gare perse, molto tempo per tornare negativo. Una volta smaltita la malattia sono stato quasi contento di aver superato l’ostacolo, mi sono un po’ rilassato, ma questo virus porta la solitudine. Nessuno ti viene a trovare, sembri un appestato. Per chi deve lavorare per forza sotto pandemia la vita è uno schifo. E ho capito che nessuno capisce bene cosa stia accadendo”.



Il prossimo impegno di Valentino Rossi

Adesso, Valentino Rossi si appresta a vivere il suo Mondiale numero 26, il 20° in Motogp. “Sarà un altro campionato anomalo”, anticipa Rossi. “Lo scorso anno, in gara con attorno tribune vuote mi domandavo: che senso ha? Cosa ci faccio qui? Spero vada un po’ meglio, niente più corse replicate sulla stessa pista, insomma mi aspetto almeno un Mondiale più vero”. In caso di vittoria, sarebbe il suo decimo titolo: “Corro perché penso di riuscire a vincerlo”, specifica, “ma non è un’ossessione. Sarei contento di fare bene, fare podi, essere protagonista, in lotta”.

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