La Cassazione si è espressa oggi sul caso di Valentino Talluto, l’untore Hiv condannato a 22 anni in secondo grado, ritenendolo il responsabile del reato di lesioni gravissime dopo aver contagiato decine di partner pur essendone consapevole, ma tacendo sulla sua condizione. Non solo, gli stessi ermellini hanno anche disposto a carico dell’imputato un Appello-bis, come richiesto dal pg nel corso della sua requisitoria, per valutare una pena più severa rispetto a quella pronunciata nei suoi confronti dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma nel dicembre scorso. Il riferimento alla richiesta della riconsiderazione della pena al rialzo è ai quattro casi di contagio. Come spiega Tgcom24, però, è stato respinto il ricorso presentato dalla procura di Roma nella parte in cui avanzava la richiesta di condanna per il reato di epidemia dolosa. Talluto si prepara così ad affrontare un nuovo processo di secondo grado. In passato, il pg aveva chiesto 30 anni di reclusione a suo carico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

PG “CONDANNA VA AUMENTATA”

Valentino Talluto, l’uomo 35enne condannato in Appello a 22 anni (con due anni di scontro rispetto al primo grado) con l’accusa di aver contagiato a Roma 32 partner e per questo ribattezzato ‘untore Hiv’, potrebbe affrontare un nuovo processo di secondo grado. E’ questa la richiesta avanzata oggi dal procuratore generale della cassazione, Pasquale Fimiani, come spiega TgCom24, il quale ha avanzato la richiesta di un Appello-bis per Talluto. L’uomo aveva taciuto sulla sua sieropositività con le donne con le quali ha avuto rapporti, pur consapevole dei rischi. Secondo il Pg, però, la pena andrebbe aumentata e a tal fine ha chiesto nel corso della sua requisitoria che vengano contestati anche i casi finora ritenuti incerti nonché l’accusa di falso. Per il procuratore generale, dunque, la condanna inflitta nel primo Appello a Talluto sarebbe da ricalcolare ma al rialzo e per questo ha sollecitato l’annullamento con rinvio – limitatamente ad alcuni punti specifici – della sentenza della Corte d’assise d’appello di Roma.

VALENTINO TALLUTO, UNTORE HIV: NUOVO PROCESSO D’APPELLO?

Il pg della Cassazione Pasquale Fimiani, ha riconosciuto oggi la responsabilità dell’untore Hiv, Valentino Talluto per il reato di lesioni gravissime ma ha chiesto al tempo stesso un nuovo processo, avanzando la possibilità di un nuovo Appello-bis che, a suo dire, dovrà riconsiderare l’assoluzione in appello dell’imputato da 4 episodi che gli erano stati contestati e che per questo portarono ad una riduzione della pena rispetto al primo grado. L’imputato inoltre non avrebbe mai avanzato alcun segno di pentimento. Talluto contagiò 32 persone ed ebbe in tutto 200 rapporti non protetti nell’arco di 9 anni. Sapeva di essere sieropositivo dal 2006 e sapeva le cautele che avrebbe dovuto adottare nel corso dei vari rapporti ma nonostante questo non mise mai i suoi partner al corrente di ciò. In 25 si sono costituiti parte civile nel corso del processo. La decisione è attesa nella serata odierna.