Valeria Angione, dai social “egoriferiti” agli hater come valore aggiunto

Il mondo dei social è sempre più vario dal punto di vista dei profili emergenti, degli influencer affermati e content creator talentuosi. In tale contesto, indubbio è il seguito guadagnato negli anni da Valeria Angione; a colpi di sketch, ironia ed esuberanza, la 28enne è riuscita a ritagliarsi una fetta importante di notorietà prima sui social e poi in tv. Intervistata dal Corriere della Sera, l’influencer ha raccontato il suo percorso al netto tanto delle esperienze più belle quanto dei momenti più difficili.



“I social ci hanno portato ad avere un ego gigante, penso anche a me, che ogni giorno vengo riempita di complimenti. E’ difficile restare coi piedi per terra, gli haters invece ti aiutano a non montarti di testa”. Inizia così l’intervista di Valeria Angione che spiega come le critiche, in un certo senso, abbiano quasi un valore positivo. “Per fortuna che esistono, ti fanno capire che la realtà è un’altra e tu non sei solo quei cuoricini che hai ogni giorno sotto ai post. A volte gli haters mi hanno cambiato mood, mi hanno fatto capire di aver sbagliato”. L’influencer ha poi continuato raccontato le sfumature del suo carattere: “Mi è sempre piaciuto stare al centro dell’attenzione, infatti a 10 anni i miei genitori mi hanno iscritto a un corso di teatro… A scuola ero quella che alzava la mano per declamare le poesie mentre gli altri si vergognavano”.



Valeria Angione, l’importanza dei ‘No’: “Per ‘Sirene’ cercavano una più bella…”

Come anticipato, il successo e la strada di Valeria Angione non sono circoscritti al contesto social; la 28enne ha infatti conseguito il diploma in recitazione teatrale e cinematografia. “Quante porte in faccia? Da piccola nnon ho mai ricevuto un no, anzi quel primo sì mi aveva fatto pensare che fossi già attrice perchè ho iniziato a lavorare da subito… Per Gomorra 3 cercavano una ragazza più piccola, per Sirene forse ne cercavano una più bella. Quei no mi diedero la consapevolezza di non essere perfetta come credevo”. L’influencer ha poi spiegato al Corriere della Sera come da questi piccoli insuccessi abbia trovato spunto per migliorarsi, trovando poi nel periodo della pandemia una ulteriore visibilità.



“Quanto rendono le sponsorizzazioni? Tanto da comprare una casa o una macchina. E’ incredibile quanto sia cambiata la mia vita; poi ci sono i tour e il libro, che però non sono equiparabili ai guadagni di un piccolo post, potrei vivere solo di ‘adv’…”. Avviandosi verso il finale dell’intervista, Valeria Angione ha argomentato sul suo prossimo tour nei teatri a partire da marzo 2024 con lo spettacolo “Binario 29 e ¾”. “Racconterò a mio modo la trasformazione dei ragazzi come me che si avvicinano ai 30 anni, un traguardo che nessuno accetta perchè vogliamo tutti restare bambini ma è un treno che deve passare…”

Valeria Angione e la prossima tappa dei 30 anni: “L’ansia che impone la società…”

A proposito della tappa dei 30 anni, Valeria Angione ha spiegato al Corriere della Sera: “Ogni giorno mi viene chiesto quando faccio un figlio, quando mi sposo addirittura la mia ginecologa mi ha detto che sto vivendo il mio periodo più fertile… Questa è l’ansia che la società ci impone”. L’influencer ha poi aggiunto: “Verrà fuori che non c’è un’età giusta per fare le cose. Se hai un sogno e un obiettivo è giusto che tu decida di proseguire per quella strada e non è detto che a 30 anni lo realizzerai. Anche se la società da sempre ci dà questo limite. Non c’è un’età giusta per fare qualcosa”.