Valeria Fabrizi e il messaggio per la figlia: “È stata un modello d’amore

Ospite di Caterina Balivo a La volta buona, Valeria Fabrizi ha aperto i cassetti del suo cuore e parlato della sua vita professionale, ma anche del suo privato. In studio ha ricordato la nascita della figlia Giorgia e la decisione di dedicarsi esclusivamente alla gravidanza, sacrificando il suo lavoro: “Sono stata 5 mesi chiusa in casa, tra il letto e la poltrona, e in quel periodo mi offrivano tanto di quel lavoro mentre il pancino cresceva. Avevo sempre dei cantanti in casa che venivano da mio marito per il lavoro, in particolare Gino Paoli“.



Per la figlia, che ha poi raggiunto la mamma in studio sedendosi al suo fianco, l’attrice ha voluto dedicare parole molto importanti: “Io le ho detto che un domani che non ci sarò più, non si dovrà mai pentire e dovrà sempre pensare che per me è stata una figlia perfetta, un modello d’amore“. E aggiunge: “Quando hai un’età, cominci a pensare che sei al confine, per cui sono le cose belle che si possono dire. Io ho fatto tanto, sono stata anche una brava mamma e quindi ho meritato di avere una figlia così“.

Valeria Fabrizi e Tata Giacobetti: il retroscena su Felice Chiusano del Quartetto Cetra

In studio Valeria Fabrizi, con un velo di commozione in volto, ha voluto ricordare anche il grande amore della sua vita: il marito Tata Giacobetti. Storico componente del quartetto Cetra, il cantante e musicista è stato indissolubilmente legato all’attrice, ma anche agli altri componenti della formazione, in particolare Felice Chiusano.

L’attrice, in particolare, ricorda come Chiusano decise di non sottoporsi alle cure per un tumore, poiché disperato per la morte di Tata Giacobetti: “Il Quartetto Cetra era una famiglia per me. Purtroppo, quando il Tata se n’è andato, Felice Chiusano aveva un tumore. Morto Tata, non si è più voluto curare, me l’ha detto la moglie. Lui non ha più voluto curarsi, era disperato. Dei Cetra c’erano Lucia e Virgilio, marito e moglie, ma gli altri due erano come fratelli siamesi. L’ultima ad andarsene è stata Lucia. È un’epoca che non esiste più“.