Il centenario di Tata Giacobetti attraverso le parole della moglie Valeria Fabrizi e della figlia Giorgia ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Domani, infatti, il “bello” del Quartetto Cetra avrebbe compiuto 100 anni: “Bello, ma gli altri non erano adoni. Erano simpatici, e magici con le loro alchimie. Quattro voci come una mongolfiera che si alzava in volo”. L’attrice ha spiegato di voler rendergli omaggio insieme alla figlia “ripescando dai suoi appunti e nastri alcuni spunti e canzoni inedite in romanesco”.



Nel corso del dialogo con il quotidiano, Valeria Fabrizi ha parlato del matrimonio con Tata Giacobetti, con ospiti d’eccezione, a partire dai calciatori della Roma: “Cudicini, Losi, Manfredini, Angelillo. E in mezzo ai giocatori Renato Rascel. Tata era stato uno dei primi azionisti dei giallorossi. Scambiava lettere romaniste con Andreotti e il suo amico Morricone”.

VALERIA FABRIZI, IL RICORDO DI TATA GIACOBETTI

Valeria Fabrizi è stata conquistata da Tata Giacobetti con garbo e discrezione, l’attrice lo ha definito un uomo esemplare: “Mi fece una corte spietata. Tutti, da Garinei a Giovannini a Dapporto, mi incoraggiavano al passo. Io titubavo, non volevo rinunciare alla libertà”. Uno degli uomini della vita dell’attrice fu Walter Chiari, portato a casa dallo stesso Giacobetti quando cadde in disgrazia: “Andò nell’hotel dove si era ridotto ad abitare: prendi le tue cose, ti trasferisci nella nostra mansarda. Giacobetti gli voleva bene. Non chiedeva e non giudicava. Del resto, con Walter avevo filato da ragazzina e poi eravamo rimasti amici”. Valeria Fabrizi ha poi parlato del rapporto con Alberto Sordi, ricordando i tempi trascorsi nella compagnia di Wanda Osiris: “Alberto doveva salire in treno con gli altri, Tata invece disponeva di una macchina. Sistematicamente, Sordi perdeva il treno per viaggiare più comodamente in auto, in mezzo tra Giacobetti e Lauretta Masiero. Mai si offrì di pagare la benzina”.

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