Valeria Fabrizi parla del suo ruolo in Che Dio ci aiuti
Valeria Fabrizi è una delle protagoniste di Da noi… a ruota libera con la sua intervista trasmessa in replica all’interno de Il meglio di. Al momento, Valeria è un’attrice affermata del panorama delle fiction italiane, avendo conquistato buona parte del pubblico con il ruolo della ‘suora sprint’ in Che Dio ci aiuti. “Suor Costanza sono io col velo, sai, cosa pensavi?”, ha scherzato l’attrice in un’intervista dell’11 marzo a Rolling Stone. “Ero in dubbio quando me l’hanno proposta la prima volta, e mia figlia Giorgia mi ha detto: ‘Fai tu, mamma. Ma sei proprio tu, sei così, mettiti il velo e vai’. E così ho fatto”.
A partire da questo ‘sì’, Valeria ha vissuto una seconda giovinezza artistica e tutti hanno iniziato a chiamarla anche come ospite di diversi programmi televisivi. Il suo personaggio è ancor più amato di quello della protagonista, suor Angela, interpretata da Elena Sofia Ricci. E lei non può che essere soddisfatta: “Sono felice, me lo sono creato: io sono davvero così nella vita e metto un po’ di mio nei dialoghi, rispettando sempre quello che scrivono. Ho voluto essere bolognese, ho preteso il lambrusco, ma sai che nessuno sponsor ci ha pensato?! E io lo nomino in continuazione, l’ho fatto mettere pure sulla tavola, si vede che son distratti”.
Valeria Fabrizi: “Suor Costanza mi ha dato la possibilità di dimostrare che anche una donna della mia età può avere delle chance”
Valeria Fabrizi, insomma, ha contribuito in maniera determinante al successo della fiction, che senza di lei sarebbe stata meno dinamica e soprattutto meno divertente. In realtà, però, questo apporto in termini di successo è stato reciproco.
Suor Costanza le ha restituito diverse chance come attrice: “Questa è una bella domanda: mi ha dato la possibilità di dimostrare che anche una donna della mia età può avere delle chance. Io sono uscita adesso col successo, perché sono anni che sto sulla breccia. Mi hanno dato qualche premio? Mai. Quando ero giovane e bella premi a iosa, non hai idea, non sapevo dove metterli. Quindi ho iniziato a dire: era la mia bellezza, non era quello che facevo”. Con questo ruolo, invece, ha dimostrato il contrario.