Valeria Imbrogno verrà sempre ricordata per l’amore donato e ricevuto da dj Fabo, nonostante la sua carriera come campionessa europea di pugilato e se ne parlerà a Le Ragazze. Uno sport che ha abbandonato per diverso tempo e da cui è ritornata dopo aver detto addio al compagno di una vita. Due anni e nove mesi al fianco di Fabiano Antoniano, rimasto tetraplegico e cieco a causa di un incidente d’auto e deciso a portare a termine il suo ultimo progetto: ottenere il diritto all’eutanasia, scegliere come e quando morire. “Prima mi soffermavo di più nelle zone grigie, accettavo cose che non mi piacevano. Adesso vedo più chiaramente il bianco e il nero. Se qualcosa non mi convince, non ci spreco parole ed energie. È la sua eredità, per cui lo devo ringraziare”, dice a Marie Claire. Valeria lungo la strada ha perso anche tante cose, come la sua ex migliore amica. Sparita dopo l’incidente di dj Fabo e poi riapparsa armata di scuse. “Ci siamo perse completamente di vista e poi lei, l’anno scorso, è venuta sotto casa mia con la sua bambina appena nata, piangendo. Le ho augurato ogni bene ma le ho dovuto spiegare che nel frattempo io, per sopravvivere, per non soffrirci, avevo dovuto ucciderla nella mia testa”, aggiunge. Ora sente il bisogno di essere considerata Valeria e non solo la fidanzata di dj Fabo. Andrà avanti a difendere il diritto all’eutanasia, “ma la mia vita va avanti e là dentro [nel carcere per un progetto sportivo, ndr] è più facile sentirmi me stessa. Trovo persone che hanno provato grandi sofferenze e a cui non fa paura la mia”.
Valeria Imbrogno, Le Ragazze: un modo di essere prigionieri
Anche se da spettatrice, Valeria Imbrogno ha fatto parte della prigionia che ha rinchiuso dj Fabo all’interno del suo corpo per oltre due anni. Una gabbia da cui non poteva uscire, da cui non gli veniva consentito scappare. Valeria però è sempre stata al suo fianco, sostenendolo, imparando la sua visione della vita, sognando la libertà insieme. “Il corpo di Fabo era diventato una gabbia e lui ha vissuto in quella prigione per due anni e nove mesi, cieco, tetraplegico, con dolori inenarrabili e difficoltà crescenti ogni santo giorno. Se una persona in queste condizioni sogna di morire a casa sua trovo profondamente ingiusto che qualcun altro gli dica di no”, ha raccontato a Il Corriere della Sera. Un compagno esuberante Fabo, con una mente attiva e sognatrice. Oggi, sabato 19 ottobre 2019, Le Ragazze ospiterà Valeria Imbrogno per parlare della sua esperienza, del suo passato più remoto e anche quello più recente. “La nostra era la vita più bella del mondo. Se fossi qui gli direi: hai visto cosa siamo stati capaci di fare? Siamo riusciti a cambiare perfino la vita più bella del mondo”, continua. Ed ora che Fabo ha ottenuto la sua libertà, Valeria è costretta a combattere contro la noia di una vita senza di lui. Ha vissuto per mesi e mesi a contatto con gli imprevisti e ora sembra forse tutto un po’ troppo stantio. “Il mio tempo non ha più quella vena di follia, chiamiamola così, che aveva quando c’era lui”, aggiunge.