Valeria Marini, nota showgirl, è tornata a parlare circa la vicenda vissuta da sua madre, Gianna Orrù, ai microfoni dell’agenzia stampa Adnkronos, proprio a seguito della decisione assunta dal sostituto procuratore Pollidori di rinviare a giudizio Giuseppe Milazzo, imputato per truffa aggravata ai danni della donna: “Sono fiduciosa nella giustizia – ha asserito –. Uscirà fuori tutta la verità sulla truffa subita da mia madre”.
Le ha fatto eco la signora Orrù, la quale ha dichiarato che “Giuseppe Milazzo è un truffatore di professione, un manipolatore oltre ogni immaginazione che mi ha raggirato in modo incredibile, riuscendo a farmi versare sul suo conto personale oltre 300mila euro e poi, dopo la mia denuncia, arrivando persino a dire che tra noi c’era stata una storia di s*sso e che lui aveva delle mie foto nuda, quando non esistono neppure mie istantanee in costume”. Quando i due si sono conosciuti, l’uomo si sarebbe mostrato così in difficoltà che la donna gli avrebbe creduto totalmente, per poi capire quel che stava accadendo davvero. Essere stata truffata, derubata e raggirata in questo modo “mi ha sconvolto la vita e ora spero che la giustizia italiana sia veloce. Quanto accaduto è di totale evidenza e io ho fornito le prove di quello che racconto al tribunale, per cui spero che presto si arrivi a sentenza”.
TRUFFA ALLA MADRE DI VALERIA MARINI: PARLA L’AVVOCATO LAURA SGRO
Adnkronos riporta anche le dichiarazioni dell’avvocato Laura Sgro, in merito alla decisione presa dal sostituto procuratore su Milazzo (la prima udienza è fissata il 30 novembre). “Il sostituto procuratore Pietro Pollidori – ha asserito – ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Giuseppe Milazzo, imputato per truffa aggravata ai danni della signora Gianna Orrù, mamma di Valeria Marini. Siamo contenti e non vediamo l’ora che arrivi l’udienza e si celebri il processo. Ci aspettiamo una giustizia celere, anche in considerazione del fatto che la signora non è più una ragazzina”.
Ricordiamo che la madre di Valeria Marini, a febbraio 2020, si era recata dai carabinieri spiegando di essere stata manipolata dall’uomo che, con diversi raggiri, è “riuscito a farle versare sul suo conto personale in Bnl 352mila euro”.