I misteri dietro la morte della 40enne Valeria Pandolfo a Prata Sannita, in provincia di Caserta, non accennano a dissolversi. La madre e la sorella della donna continuano a chiedere giustizia e temonno che il compagno, Marcus Pota, possa compiere qualche gesto contro di loro dopo le denunce che la mamma di Valeria Pandolfo ha presentato nei confronti dell’uomo. Le due sono tornate a Chi l’ha visto? per parlare del caso e tenere viva l’attenzione dopo l’avvio del processo per stalking che vede Pota imputato proprio a seguito delle querele della madre della 40enne.
Ai microfoni della trasmissione di Federica Sciarelli, l’appello della famiglia della vittima affinché si arrivi alla verità e ad avere giustizia, convinta che il compagno nasconda qualcosa. Il programma di Rai 3 ha raggiunto anche uno zio dell’uomo che, davanti alle telecamere, ha raccontato di una vita nella morsa della paura per quel nipote dal carattere sempre più ingestibile e aggressivo al punto da spingere persino la madre di lui a chiedere aiuto ai parenti. “La giustizia deve fermarlo, sono vicino alla madre di Valeria perché comprendo quello che sta passando“, ha dichiarato in tv. Marcus Pota, dal canto suo, nega di aver avuto un ruolo nel decesso della compagna e liquida la macabra foto del corpo che scattò e inviò in Rete con una risposta secca: “L’Italia ha una mentalità retrograda“.
La madre di Valeria Pandolfo: “Viviamo come in un coma farmacologico per i lunghi tempi della giustizia”
La madre di Valeria Pandolfo ha sottolineato a Chi l’ha visto? il dolore e la paura di vivere in una sorta di limbo in attesa che la giustizia faccia il suo corso dopo la morte della figlia, trovata senza vita a Prata Sannita, a casa del compagno Marcus Pota, nel 2021. “Per sopportare i tempi lunghi siamo come in un coma farmacologico”, ha dichiarato la donna in tramissione, prima di ascoltare le parole che l’uomo le ha rivolto attraverso i microfoni del programma sostenendo di non provare alcuna compassione per lei ma solo “schifo, ribrezzo, odio”. La sorella di Valeria Pandolfo teme per l’incolumità della propria famiglia per via delle reazioni di Pota, e nonostante le reiterate denunce e integrazioni da parte della madre non c’è ancora la parola fine in una vicenda complessa e carica di sofferenza.
Marcus Pota nega ogni accusa e sostiene di non aver ucciso la compagna Valeria Pandolfo, liquidando come “un bellissimo scherzo” i messaggi che via chat avrebbe inviato a una persona dichiarando di averla ammazzata con del veleno per topi. A suo dire, la madre della vittima dovrebbe lasciarlo in pace e ha rivolto parole pesantissime al suo indirizzo proprio durante una recente intervista rilasciata a Chi l’ha visto?. Uno zio di Pota sottolinea che sarebbe pericoloso e che anche la famiglia d’origine, a un certo punto della sua vita, avrebbe iniziato ad avere paura delle sue condotte.